
"Il desiderio di vita di cui siete portatori vi rende testimoni che cambiare è possibile". Rivolgendosi ai giovani, Papa...
"Il desiderio di vita di cui siete portatori vi rende testimoni che cambiare è possibile". Rivolgendosi ai giovani, Papa Leone XIV ha usato queste parole. Lo ha fatto giovedì, nella Giornata mondiale contro la droga, quando ha incontrato tanti volontari del Team Rogoredo che da otto anni si occupa dei Ragazzi del bosco e della comunità Casa del giovane. "Ho consegnato al Pontefice il libro “Alice e le regole del bosco“ – ricorda Simone Feder, coordinatore Area giovani e dipendenze della Casa del giovane – e gli ho raccontato quanto viviamo in quell’avamposto al confine del bosco di Rogoredo, a Milano. Un luogo difficile, dove ogni giorno cerchiamo di essere una presenza viva accanto a chi è stato dimenticato da tutti e ai tantissimi giovani che rischiano di smarrirsi sostanze e disagio".
È sempre più bassa l’età di chi accede alla comunità, un quindicenne sta terminando il percorso di 18 mesi, l’anno scorso sono stati accolti tre quattordicenni e quest’anno uno che non ha ancora 13 anni. "Sono ragazzi di diversi contesti sociali – sottolinea Feder – con genitori che non hanno saputo essere presenti quando era necessario. Si cresce troppo in fretta in un mondo che cambia continuamente: il digitale amplifica emozioni e solitudini, la pandemia ha lasciato ferite profonde, la crisi climatica genera paure, il lavoro promette poco e spesso toglie molto".
Gli adulti sono abituati a parlare dei giovani elencando ciò che non funziona. "Ma ci chiediamo mai davvero che cosa cercano? Che cosa manca nella loro vita? Quando un giovane si rifugia in una sostanza, in un gesto estremo, raramente è un capriccio. Spesso è un grido, un bisogno di essere visto, ascoltato, accolto".
M.M.