REDAZIONE MILANO

Nel Milanese vigili del fuoco sotto organico: “Così non si può andare avanti, siamo pronti a scioperare”

Nella sola area metropolitana mancano sulla carta 50 pompieri. La minaccia dei sindacati: “Abbiamo proclamato lo stato di agitazione, se non arriveremo a una soluzione ci asterremo dal lavoro”. In sofferenza anche i comandi provinciali di Brescia, Mantova e Sondrio

Il comando provinciale dei vigili del fuoco in via Messina a Milano

Il comando provinciale dei vigili del fuoco in via Messina a Milano

Milano, 9 maggio 2025 – Caserme dei vigili del fuoco a Milano e provincia costantemente sotto organico, almeno cinquanta i vigili del fuoco che mancano all’appello sulla carta, perché a questi bisogna aggiungerne almeno altri 50 che sono o in malattia, o che usufruiscono della legge 104 (che garantisce dei permessi giornalieri a chi deve prendersi cura di un parente o di un genitore malato). Su un organico complessivo, nella città metropolitana, di 500 fra uomini e donne.  

Ridotti all’osso 

Ranghi insomma ridotti all’osso, con rischiose conseguenze per la tempestività degli interventi, che siano incendi, infortuni domestici, infortuni sul lavoro o incidenti stradali. C’è tutto questo a ribollire nella pentola dei vigili di fuoco del Milanese, per la verità di tutta la Lombardia e del resto d’Italia. Dopo mesi di tentativi di arrivare a una soluzione falliti, oggi è arrivata la decisione delle sei sigle sindacali che rappresentano i pompieri di entrare in stato d’agitazione, “preludio – fanno sapere i sindacalisti – se non si arriverà a comprendere le nostre ragioni e a offrire delle risposte concrete a uno sciopero”. 

I vigili del fuoco bresciani intervenuti su un infortunio mortale
I vigili del fuoco bresciani intervenuti su un infortunio mortale

"Situazione grave” 

Le sei sigle sindacali che hanno dichiarato lo stato di agitazione – Conapo, Fns Cisl,  Uil, Cgil, Confsal e Usb – sono unanimi sull’analisi della situazione e sui problemi “sul piatto”: “Dobbiamo costantemente fare i conti con una grave e cronica carenza di organico nel settore operativo. Questa situazione critica comporta quotidianamente la sospensione di diverse squadre e mezzi di soccorso, incrementando il carico di lavoro sugli operatori e, di conseguenza, i rischi per la loro sicurezza. Tale carenza incide negativamente sui tempi di risposta alle richieste di soccorso da parte della cittadinanza”.

Un intervento dei vigili del fuoco di Sondrio, all'opera per un salvataggio sul torrente Masino
Un intervento dei vigili del fuoco di Sondrio, all'opera per un salvataggio sul torrente Masino

 

Straordinari senza fondi 

Ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dalla "mancata assegnazione al Comando di Milano di nuovo personale – rimarcano i sindacati –. Questa decisione della Direzione centrale delle risorse umane solleva seri interrogativi sulla gestione attuale e futura dell'organico, con prevedibili ripercussioni negative su un'efficienza operativa già compromessa da una carenza di personale stimata tra il 7% e il 10%. C’è inoltre una marcata carenza di personale appartenente ai ruoli tecnici e professionali nei vari uffici del comando. Nonostante la disponibilità manifestata dal personale a svolgere lavoro straordinario per assicurare il rispetto delle scadenze, tale possibilità viene negata a causa dell'indisponibilità di fondi dedicati per pagare gli straordinari”. Lo stato di agitazione è già stato proclamato nei comandi provinciali di Sondrio, Brescia e Mantova.