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Garlasco e il testimone misterioso: “Nuovo nome? Potrebbe riscrivere la storia”. Il legale di Sempio: “Guerra all’ultimo sangue con Procura e carabinieri”

La terza persona e la svolta nella nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi dopo l’interrogatorio di Daniela Ferrari. Parla De Rensis, avvocato di Alberto Stasi: “Questa testimonianza può essere molto importante”. Lovati difende Sempio: “Controbatteremo a tutte le richieste dei pm”

Garlasco e il testimone misterioso: “Nuovo nome? Potrebbe riscrivere la storia”. Il legale di Sempio: “Guerra all’ultimo sangue con Procura e carabinieri”

Garlasco (Pavia), 30 aprile 2025 – “Immagino che questa testimonianza già acquisita potrebbe riscrivere la storia dello scontrino della mattina del delitto (l’alibi di Andrea Sempio, ndr), questa testimonianza potrebbe essere molto importante. Ritengo che i carabinieri abbiano molto ma molto di più di quanto possiamo immaginare al momento”. Con queste parole Antonio De Rensis, avvocato di Alberto Stasi, intervenendo in diretta a ‘Ore 14’, la trasmissione su Rai 2 condotta da Milo Infante, ha commentato la notizia di una nuova persona già sentita sull’omicidio di Chiara Poggi.

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L’indiscrezione è  emersa ieri sera, martedì 29 aprile, durante la trasmissione ‘Lombardia nera’, in onda su Antenna 3, quando l’avvocata di Sempio, Angela Taccia, è stata intervistata dal giornalista Marco Oliva e ha reso noto il particolare della domanda su questa "terza persona" rivolta a Daniela Ferrari, mamma del suo assistito, nell’interrogatorio in caserma, lunedì mattina. Nel sentirsi chiedere di quella persona (che è già stata ascoltata dai carabinieri nella nuova attività di indagine sul delitto di Garlasco), la donna – ha riferito Taccia – ha avuto un “fortissimo attacco di panico ed è arrivata “quasi barcollando, nella sala d’attesa” della caserma.

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“Vedremo cosa succederà - ha detto De Rensis - . Per ora siamo di fronte a dichiarazioni personali che non hanno alcun riscontro che possono essere vere o no e che ci hanno descritto una mattinata, quella del delitto. Ora andremo a vedere se è vero quello che ci hanno raccontato, se quella mattinata è andata come ci hanno raccontato. Noi non abbiamo interesse a spostare dalla scena Stasi ma forse altri, quelli che fanno le indagini, aggiungeranno altre persone e forse dopo tutto sarà più chiaro anche per quel che riguarda Alberto”. Proprio lunedì, il 41enne ha vissuto il suo primo giorno di semilibertà.

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Durante la trasmissione è stato sentito telefonicamente anche Massimo Lovati della difesa di Sempio, il quale ha dichiarato: “Non avremo più nessun tipo di collaborazione con la Procura della Repubblica e con l’Arma dei Carabinieri di Milano. Non ci fidiamo di loro, perché stanno utilizzando una procedura scorretta come è stato scorretto l’invito telefonico per rifare le impronte digitali qualche giorno fa. Potevano avvertirmi almeno. Potevano scrivermi. Dovevo ricevere qualche comunicazione a riguardo. E invece hanno telefonato a Sempio, dicendogli vieni a rifare le impronte. Ma che maniera è?”.

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“Perché dobbiamo sempre andare a Milano? – ha continuato Lovati- Comanda il PM o comandano i Carabinieri? Perché soprattutto devi delegare i carabinieri di Milano che sono incompetenti territorialmente. I carabinieri ci sono anche a Garlasco, appena potrò il 16 di maggio farò tutte le eccezioni del mondo tipo l’inutilizzabilità delle impronte, sia quelle vecchie che quelle nuove”.

Non ho idea di cosa hanno chiesto alla signora Ferrari, madre di Sempio e neanche voglio saperlo. Le prossime mosse della difesa saranno di controbattere a tutte le richieste, non c’è più nessun tipo di collaborazione, ma solo guerra all’ultimo sangue con Procura e carabinieri”, ha concluso il legale.