STEFANO ZANETTE
Cronaca

Garlasco, il mistero della terza persona e l'attacco di panico della mamma di Sempio: “Non capisco cosa c'entri”

Daniela Ferrari, madre dell’indagato, è stata ascoltata in caserma lunedì scorso e si è sentita male. L’avvocata del figlio: “Un nome che non avevo mai sentito e mai apparso nell’inchiesta”

Delitto di Garlasco, la vittima Chiara Poggi a sinistra. A destra, l'indagato Andrea Sempio e sua mamma Daniela Ferrari

Delitto di Garlasco, la vittima Chiara Poggi a sinistra. A destra, l'indagato Andrea Sempio e sua mamma Daniela Ferrari

Garlasco (Pavia), 30 aprile 2025 – Una domanda dei carabinieri su un’altra persona. È questo che avrebbe provocato un attacco di panico a Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio, il 37enne indagato nelle riaperte indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007. La donna è stata ascoltata in caserma lunedì scorso. "Io ero rimasta in sala d’attesa, non ho assistito e non avrei potuto in quanto difensore dell’indagato", spiega l’avvocata Angela Taccia, che lunedì mattina aveva accompagnato dai carabinieri a Milano la mamma di Sempio come amica di famiglia. Intervistata ieri sull’emittente televisiva Antenna3, l’avvocata ha poi reso noto il particolare della domanda su questa "terza persona", che conferma pur non volendone rivelare l’identità. Una persona ignota che però sarebbe già stata ascoltata dai carabinieri nel corso della nuova attività di indagine.

Approfondisci:

Nel caso Garlasco spunta una terza persona “mai apparsa nell’inchiesta”. E la madre di Sempio si è sentita male sentendo il suo nome

Nel caso Garlasco spunta una terza persona “mai apparsa nell’inchiesta”. E la madre di Sempio si è sentita male sentendo il suo nome

"Io il nome di questa persona non l’avevo mai sentito – ribadisce al telefono Taccia – non lo conosco, né lo conosce Andrea né suo padre, al quale lo abbiamo chiesto". Invece la madre di Andrea lo conosce? "Non lo so – risponde la legale – non lo escludo ma non vuole dire di sì, so solo che alla domanda dei carabinieri la signora ha risposto, ma non mi ha riferito cosa ha risposto né io sono nelle condizioni di poterglielo chiedere, in quanto legale del figlio indagato. Alla chiusura delle indagini avremo tutti gli atti e lo sapremo".

Approfondisci:

Daniela Ferrari, la madre di Andrea Sempio sentita dai carabinieri: lei in silenzio, lo scudo dell’avvocata all’uscita

Daniela Ferrari, la madre di Andrea Sempio sentita dai carabinieri: lei in silenzio, lo scudo dell’avvocata all’uscita

Un nome nuovo rispetto anche al lungo iter processuale che ha portato alla condanna definitiva di Alberto Stasi a 16 anni. "Gli atti li ho letti – conferma l’avvocata Taccia – sono tanti e magari mi posso anche sbagliare, ma quel nome non mi pare proprio di averlo mai letto né sentito".

Approfondisci:

Alberto Stasi, primo giorno di semilibertà: il 41enne lo trascorre al lavoro. Cosa può e non può fare

Alberto Stasi, primo giorno di semilibertà: il 41enne lo trascorre al lavoro. Cosa può e non può fare

Come e se possa essere coinvolto nelle indagini, l’avvocato non lo sa. "La madre di Andrea – dice ancora Angela Taccia – mi ha solo detto ‘non capisco cosa c’entri’, lei si aspettava dai carabinieri domande sul figlio, è andata nel panico. Anche ore dopo essere uscita dalla caserma, non ne ha più voluto parlare, continuava a piangere. Ritengo grave anche che le siano state poste altre domande, quando si era già avvalsa della facoltà di non rispondere: quello che ha risposto non sarebbe comunque utilizzabile in un eventuale dibattimento".

Approfondisci:

Andrea Sempio in caserma: gli prendono le impronte con l’inchiostro. Gli erano già state prelevate col laser

Andrea Sempio in caserma: gli prendono le impronte con l’inchiostro. Gli erano già state prelevate col laser

La domanda su un’altra persona, per un eventuale coinvolgimento nell’indagine, non stupisce peraltro l’avvocata. "Che stiano allargando le indagini – spiega ancora Taccia – è chiaro fin da subito, anche per quello che aveva scritto il Gip accogliendo la richiesta della Procura per l’incidente probatorio sulle nuove analisi genetiche, riservandosi di fare confronti del Dna anche con altre persone". Per la difesa di Sempio la comparsa di un altro nome potrebbe essere un elemento a favore.