
Sarebbe fuori pericolo il ventitreenne soccorso nel pomeriggio di Ferragosto privo di coscienza nelle acque del Ticino in prossimità...
Sarebbe fuori pericolo il ventitreenne soccorso nel pomeriggio di Ferragosto privo di coscienza nelle acque del Ticino in prossimità del ponte che separa Vigevano e la provincia di Pavia da Abbiategrasso e quella di Milano. L’allarme era scattato quando alcune persone che si trovavano sulle sponde del fiume, erano circa le 19 del 15 agosto, hanno notato il corpo galleggiare in un punto nel quale l’acqua è particolarmente bassa. Sul posto in pochi minuti sono arrivati i soccorsi; il ventitreenne è stato rianimato sul posto e trasferito con l’elisoccorso al Pronto soccorso del policlinico San Matteo di Pavia. A tradirlo potrebbe essere stato un malore, la differenza di temperatura torrida dell’aria e quella molto più fredda dell’acqua potrebbe avergli causato una congestione, oppure una delle mille insidie del fiume che per sue caratteristiche non è sicuro. Correnti improvvise e molto forti possono spingere in pochi attimi dalle sponde al centro del corso d’acqua dove si aprono fondali profondi e sono presenti i "mulinelli" che risucchiano verso il fondo e ai quali ci si può opporre, ma occorre saperlo, non opponendo alcuna resistenza. Già all’inizio della stagione estiva il Parco del Ticino aveva rinnovato la campagna di sensibilizzazione sulla non balneabilità del Fiume Azzurro. Nonostante i continui richiami però non manca chi non riesce a stare lontano dall’acqua mettendo a rischio la propria incolumità. Un pericolo, che come attestano anche gli episodi dall’esito estremo avvenuti in questo periodo nel canale di bonifica del Mantovano e nell’Adda. U.Z.