
La villetta dei Poggi a Garlasco e Chiara, nel riquadro
Garlasco (Pavia), 2 settembre 2025 – I tempi si allungano, ma sono aumentate le possibilità di avere dati “nuovi” da analizzare. Terminata la pausa estiva, ieri pomeriggio c’è stato un confronto convocato dai periti incaricati per l’incidente probatorio in corso per la riaperta inchiesta della Procura di Pavia sull’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco del 13 agosto 2007.

Prima delle ferie, la genetista Denise Albani, per poter rispondere al quesito sull’utilizzabilità del materiale genetico estratto dai margini ungueali della vittima (e procedere poi all’eventuale comparazione col Dna dell’indagato Andrea Sempio) aveva preannunciato la richiesta dei “dati grezzi” al professor Francesco De Stefano (che li aveva analizzati come perito dell’Appello-bis nel 2014).
Una risposta le è invece arrivata dal Ris di Parma, che nel 2007 aveva fatto delle tamponature sulle stesse unghie della vittima: questi “dati grezzi” saranno a disposizione del perito Denise Albani per le nuove analisi. Questa è una delle novità emerse dalla ‘call’ di ieri: il confronto è avvenuto senza un incontro fisico, ma con collegamento online tra i periti e i consulenti di tutte le parti, alla presenza anche degli avvocati e del procuratore aggiunto Stefano Civardi.

“I periti ci hanno aggiornato – conferma Ugo Ricci, consulente per la difesa del già condannato Alberto Stasi – è stato rifatto il punto della situazione sui risultati analitici, quelli sulla spazzatura e sulla garza che già si conoscono, per consolidare l’attività svolta finora. Ci è stato detto il risultato dei primi contatti del perito col Ris e con il medico legale Ballardini per le attività precedenti, mentre da Genova non sono arrivate risposte dal perito De Stefano”. Dal Ris invece sì.
“C’è stato uno scambio di informazioni tra il perito e il Ris – spiega sempre Ricci – di cui per il momento siamo solo parzialmente a conoscenza, ci verranno comunicati successivamente, ma diciamo che questi ‘dati grezzi’ dovrebbero esserci. Io ricordo che sono di parte, consulente della difesa di Stasi, ma ritengo che questi dati, non ritenuti utili nel 2007, potranno essere molto utili nella rivalutazione della nuova inchiesta”.
Nel confronto tra periti e consulenti è stata anticipata la richiesta al Gip di una proroga dei tempi, perché i 90 giorni dal conferimento dell’incarico (dall’udienza del 16 maggio) scadranno già a metà mese e presumibilmente slitterà così l’udienza prefissata al 24 ottobre.
Nel frattempo già la prossima settimana, da martedì 9 o mercoledì 10 settembre, inizierà anche il lavoro del perito e dei consulenti dattiloscopisti sulle impronte sulla spazzatura e sui fogli di acetato, ottenuto il consenso dai colleghi genetisti.