
L’ipotesi del legale di Sempio: è stato un sicario
Garlasco (Pavia), 6 maggio 2025 – “Io l’ho sempre detto: è stato un sicario a uccidere Chiara Poggi. E lo ribadisco. Non parlo da avvocato ma da cittadino normale, che ha una sua idea”. Eppure queste parole non vengono da un cittadino normale, bensì dal legale di Andrea Sempio, indagato per il delitto di Garlasco, Massimo Lovati, che ha parlato questa mattina a Storie Italiane su Rai1.
"Ho sempre pensato che Alberto Stasi sia innocente. Non vorrei che gli stessi errori delle indagini di allora fossero ripetuti dall'indagine di oggi - ha proseguito - contro il mio cliente. Sono tutti e due innocenti". "La questione rilevante - ha spiegato - è una sola: non si è verificato il racconto di Alberto Stasi sentito a sommarie informazioni testimoniali per venti giorni prima di essere attinto da un avviso di garanzia. Lui ha dichiarato che quella mattina aveva telefonato a Chiara che non aveva risposto, insospettitosi sarebbe andato a casa sua, avrebbe suonato il campanello, nessuno gli ha aperto il portoncino e ha scavalcato l'inferriata di casa Poggi ed è entrato".
Dopo esser entrato, ha continuato l’avvocato Lovati, Stasi “ha scoperto non il cadavere, ma una persona che forse era ancora viva, è uscito e ha fatto quella telefonata che non ha senso ai carabinieri. Perché non si è fatto un esperimento giudiziale? Lo si portava al pomeriggio alla villetta di Garlasco e gli si chiedeva 'dove hai scavalcato?' e lì si vedeva se c'erano impronte o no. Si poteva a quel punto capire se diceva una verità o una bugia, ed è importantissimo. La bugia non è sinonimo di colpevolezza, ma da una bugia si potevano aprire altre piste più attendibili".
"Stasi aveva le scarpe pulite", ha sottolineato, "e significa, con un pensiero lineare, che lui non è entrato" e quindi "Ha riferito qualcosa che gli hanno fatto riferire". "Io l'ho sempre detto: è stato un sicario ad uccidere Chiara Poggi, e lo ribadisco. Non parlo da avvocato ma da cittadino normale che - ha concluso - ha una sua idea".