STEFANIA TOTARO
Cronaca

Cavenago Brianza, triangolo amoroso con botte e minacce per un presunto debito: arrivano le condanne

Il Tribunale di Monza ha inflitto 5 anni e 2 mesi di reclusione ai tre imputati di estorsione nei confronti di un 60enne del Milanese

Un tribunale, arrivano le condanne (foto archivio Ansa)

Un tribunale, arrivano le condanne (foto archivio Ansa)

Cavenago Brianza (Monza), 12 Maggio 2025 - Condannati per il triangolo amoroso con un finale di ricatto: lui, lei, l'altro e nel mezzo un presunto credito di 600mila euro preteso con botte e minacce.

Per questa vicenda, che avrebbe visto vittima un commerciante di abbigliamento 60enne del Milanese, il Tribunale di Monza ha inflitto 5 anni e 2 mesi di reclusione e il risarcimento dei danni in solido di 8mila euro alla parte civile per estorsione e lesioni alla 50enne L.B., con cui l'uomo ha avuto una relazione sentimentale, al 40enne P.U., ex della donna e a P.T., un intermediario nella commissione dei reati contestati a vario titolo.

La Procura di Monza aveva chiesto condanne intorno agli 8 anni anche per violenza privata a carico della donna, che invece è stata assolta da questa accusa dai giudici. I fatti contestati risalivano al 2019 e avevano avuto il culmine a gennaio ad un appuntamento in un hotel a Cavenago Brianza a cui si erano presentati il commerciante e la ex compagna, che avevano avuto anche degli affari in comune, rimasti in sospeso quando la donna aveva interrotto la relazione sentimentale perché chiedeva al 60enne di ufficializzare la loro storia d'amore.

"C'era da sistemare la questione di una partita di merce da 150mila euro che L.B. mi aveva proposto di acquistare da un suo ex cliente, poi ho scoperto attraverso una società dell'ex P.U., quindi ho capito che loro due erano sempre stati in rapporti. Io avevo già piazzato parte della merce, ma era arrivata piena di difetti quindi avevo dovuto restituire i soldi ai clienti e volevo rientrare dal credito - ha raccontato il 60enne davanti ai giudici - Abbiamo incontrato un presunto consulente, che poi ho scoperto essere P.T., ma poi sono entrati due uomini che si sono messi davanti alla porta per impedirmi di andarmene ed è arrivato P.U., che mi ha fatto cadere dalla sedia e mi ha riempito di calci e pugni. Mi hanno detto che dovevo coprire un debito di 600mila euro nei confronti di L.B. e mi hanno obbligato a firmare un documento per le prime due cambiali da 50mila euro ciascuna".

Il 60enne era finito al pronto soccorso ed aveva presentato la prima denuncia ai carabinieri, seguita da un'altra a luglio quando era stato avvicinato e minacciato da due uomini e da una terza denuncia a dicembre quando altri due uomini l'avrebbero costretto a mettersi alla guida della sua auto da Cuggiono fino ad un parcheggio di Magenta e nuovamente minacciato intimandogli di pagare entro 72 ore 200mila euro su un conto corrente che corrispondeva ad una società inglese dietro cui risulterebbe il 40enne. Gli imputati negano le accuse, la donna sostiene che è stato esercizio delle proprie ragioni.