ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Tatuaggi e raduni per Riky, morto a 16 anni. Gli amici: "Amava la moto più di tutto"

Riccardo Vinci morto in scooter mentre tornava a casa dopo aver consegnato pizze. Sui social si rincorrono pensieri e ricordi degli amici uniti dalla stessa passione

Riccardo Vinci, 16 anni, aveva ereditato dal papà Vito la grande passione per i motori

Riccardo Vinci, 16 anni, aveva ereditato dal papà Vito la grande passione per i motori

Macherio (Monza e Brianza), 1 febbraio 2024 –  Passano i giorni, ma non si allevia il dolore, per la morte di Riccardo Vinci, il 16enne di Macherio deceduto dopo l’incidente di sabato sera a Lissone e due giorni di agonia in ospedale al San Gerardo.

Famigliari, amici, compagni di scuola sono in attesa adesso di sapere quando, dopo l’autopsia, si potranno celebrare i funerali del ragazzino travolto dall’utilitaria guidata da un 70enne, che non avrebbe rispettato la segnaletica stradale, in via Di Vittorio.

Un incidente avvenuto mentre Riky - come lo chiamava chi gli voleva bene - stava tornando a casa dopo aver effettuare le consegne per una pizzeria.

Sotto choc i tanti amici che durante la sua lotta in ospedale e anche quando è arrivata la drammatica notizia del decesso, non hanno mancato di sostenerlo in ogni modo. Chi con dei cartelloni di incoraggiamento, chi scrivendo un pensiero sulla propria auto, chi addirittura facendosi un tatuaggio. E in tanti si sono radunati in strada, con scooter e moto, per ricordare lui e la sua passione per le due ruote. Sgasando e facendo un po’ di “baccano“, per cercare di fargli sentire ancora, anche da lassù, quel rombo che tanto amava. Gli amici hanno anche creato un gruppo WhatsApp a lui dedicato, dove condividere pensieri, parole, emozioni, lacrime, ricordi e magari per organizzare al meglio l’ultimo addio.

"Lui era veramente un bravo ragazzo – lo ricordano –, era facile diventare suo amico, perché era una persona aperta, socievole. Amava la sua moto più di tutto, stava preparando le nuove grafiche, frequentava i raduni. Diceva sempre che gli amici erano la sua seconda famiglia". Tante le testimonianze e i messaggi di dolore e cordoglio che continuano ad arrivare anche sui social network, per una tragedia che ha sconvolto sia Macherio, la sua città, sia Lissone, dove è avvenuto l’incidente. Riccardo, infatti, era molto conosciuto, anche come ex atleta dei Roller Macherio e studente dei Salesiani a Sesto San Giovanni. L’incidente, sul quale procedono comunque le indagini dei carabinieri della compagnia di Lissone, inevitabilmente, riaccende i riflettori anche sul tema - mai da sottovalutare - della sicurezza stradale. Che in questo caso è costata la vita a un giovanissimo ragazzo.