Giussano (Monza Brianza), 6 Maggio 2024 - Sette patteggiamenti fino alla pena di 4 anni, ma nel processo con il rito abbreviato sei assoluzioni e una sola condanna, quella a 3 anni di reclusione per Angela Galbiati, architetta residente a Biassono e a capo dell'ufficio lavori pubblici del comune di Pessano con Bornago.
Tutte le pene
È la sentenza decisa dalla gup del tribunale di Monza Francesca Bianchetti per l'inchiesta sui presunti lavori pubblici in Brianza ottenuti grazie a pubblici ufficiali corrotti con mazzette, regali e buoni benzina che vedeva al centro l'imprenditore di Giussano Francesco Tallarita.
Quest'ultimo ha concordato la pena più alta di 4 anni con la procura di Monza per corruzione, turbativa d'asta e reati fiscali insieme a vario titolo all'architetto dipendente della provincia di Monza e Brianza Stefano Buccino; a Giovanni Mancini, ex capo settore gestione del territorio del Comune di Biassono; all'ex dipendente di Brianzacque Maurizio Marotto; all'ingegnere ex responsabile del servizio manutenzione strade della provincia di Monza e Brianza Angelo Tringali; al presidente dell'associazione professionisti sicurezza ambiente Antonio Gallello e al gestore di un distributore di carburanti Matteo Dozio.
Le richieste della procura
La Procura aveva chiesto sette condanne da 5 anni e 4 mesi a 1 anno di reclusione con il rito abbreviato. La giudice ha invece condannato soltanto Angela Galbiati per due capi di imputazione su quattro per appalti sulla manutenzione del verde, lo sgombero di neve e ghiaccio e la realizzazione della nuova oasi sul Molgora relativi agli anni 2020 e 2021.
Assolti invece la moglie di Tallarita, Maria Cidoni; l'ex capo settore gestione del territorio del Comune di Biassono Maurizio Cazzaniga; Enrico Rivolta e Massimo Sangiorgio, professionisti esterni incaricati dal Comune di Biassono per progettazione e direzione lavori accusati di falso per una presunta perizia fittizia; Francesco Bonasera, dipendente dell'ufficio tecnico del comune di Desio e il funzionario del comune di Pessano con Bornago Carlo Ambrogio Oggionni. Le motivazioni della sentenza tra 90 giorni.