
Il dj e volto tv Alessandro Basciano e la ex Sophie Codegoni
Milano, 30 aprile 2025 - Non meno di 500 metri e vietato parlarle: confermato il divieto di avvicinamento per il dj Alessandro Basciano, 35 anni, all'ex compagna ed influencer Sophie Codegoni, 24 anni.

La Cassazione
Lo ha deciso oggi la Cassazione che ha confermato e reso definitiva la misura cautelare disposta dal Tribunale del Riesame di Milano lo scorso 28 febbraio, nell'inchiesta per l'accusa di stalking condotta dai carabinieri e coordinata dall'aggiunta Letizia Mannella e dal pm AntonioPansa.

Basciano, difeso dall'avvocato Leonardo D'Erasmo, era stato arrestato lo scorso novembre per atti persecutori nei confronti dell'influencer e scarcerato, però, dal gip meno di 48 ore dopo. La decisione era stata impugnata dalla Procura, che aveva chiesto ai giudici del Riesame di disporre per lui i domiciliari.
Il divieto
Riesame che ha applicato, poi, il divieto di avvicinamento ai luoghi di dimora di Codegoni. Basciano, stando all'ordinanza del Riesame oggi confermata, non potrà stare ad una distanza inferiore ai 500 metri dai luoghi frequentati dalla modella. E anche il divieto di comunicare con lei, come da ordinanza del Riesame.

Braccialetto elettronico
Basciano dovrà indossare "i dispositivi di controllo a distanza", ossia il braccialetto elettronico, e se si rifiuterà di farlo o se sarà "accertata" la "non fattibilità tecnica dell'applicazione del dispositivo", sarà eseguita la misura degli arresti domiciliari.
Nelle ultime ore Basciano ha postato contenuti sul suo profilo social da Miami, negli Usa.
La paura di Sophie
Codegoni - ascoltata dagli inquirenti lo scorso 28 novembre dopo la scarcerazione dell'ex compagno su decisione dello stesso gip che aveva emesso la misura - aveva confermato la sua "paura" e il quadro "inquietante" fatto di insulti gravi, minacce anche di morte e atteggiamenti persecutori di cui per quasi un anno e mezzo sarebbe stata vittima. Agli atti dell'inchiesta, oltre alle denunce, anche numerose chat depositate dai legali della donna, nelle quali figurano insulti e messaggi offensivi da parte dell'uomo, il quale non avrebbe accettato la fine della relazione. Decidendo di disporre la misura del divieto di avvicinamento, i giudici del Riesame avevano osservato come il 35enne non avesse dato alcuna prova di aver capito il grave disvalore dei suo comportamento, non soltanto continuando a screditare la ex, ma anche incolpandola di essere la responsabile dei suoi atteggiamenti aggressivi.
Il dispositivo di allarme
La misura, adesso diventata definitiva, dovrebbe essere eseguita appunto con braccialetto elettronico per lui e anche con un dispositivo per lei per consentirle di lanciare l’allarme in caso di avvicinamento. La violazione del divieto, a quel punto, potrebbe comportare un aggravamento della misura.