
Cinquecento le operazioni, soprattutto oncologiche e di alta complessità, eseguite negli ultimi 14 mesi. L’ospedale monzese è al top in Europa. Il dottor Andrea Gregori: "Calano i rischi di complicanze e infezioni".
MONZASan Gerardo al top in Europa per gli interventi chirurgici con tecnica robotica. Numeri da record per l’ospedale monzese in questo tipo di operazioni mini-invasive: sono stati 500 le operazioni, soprattutto oncologiche e di alta complessità, eseguite con questa metodologia negli ultimi 14 mesi, da febbraio 2024 a oggi. Risultati grazie ai quali la Fondazione Irccs San Gerardo è ora uno dei centri europei che ha effettuato più operazioni dal momento dell’installazione della prima piattaforma robotica. Prestazioni in forza delle quali, inoltre, la Direzione generale welfare della Regione ha inserito l’ospedale di Monza tra le 7 strutture hub lombarde per la formazione delle equipe chirurgiche robotiche. Attualmente al San Gerardo gli interventi in cui i medici utilizzano i robot coinvolgono quattro specialità di chirurgia oncologica: Generale (colo-rettale, epato-biliare, pancreatica, gastro-esofagea ed endocrinologica), Ginecologica, Toracica e Urologica. I vantaggi di questa tecnica sono diversi. "Ridurre il trauma operando in modo sempre più mirato è parte di una cura ideale - spiega Andrea Gregori, direttore della struttura complessa di Urologia e coordinatore dell’attività di chirurgia robotica dell’ospedale di Monza -. La possibilità di ridurre l’invasività della chirurgia, mantenendo una corretta radicalità oncologica, consente di proseguire in maggior sicurezza l’attività chirurgica per i pazienti con malattie tumorali"."Poter asportare un tumore senza dover “aprire” l’addome o il torace riduce i rischi di complicanze e infezioni - chiarisce Gregori -, comporta un minor sanguinamento e di conseguenza una ridotta necessità di trasfusioni". A parità di efficacia oncologica, l’intervento con il robot riduce al minimo gli effetti collaterali della chirurgia tradizionale. "Meno dolore post operatorio e rischio di infezioni - sintetizzano dal San Gerardo -, breve degenza e ripresa più rapida". La chirurgia robotica permette di fare operazioni mini-invasive complesse anche in pazienti critici, per l’età o per la situazione clinica.L’impiego del robot consente al medico una visione tridimensionale e ingrandita della zona da operare, potendola tenere così sotto controllo. Permette poi di fare movimenti rotatori superiori alle normali capacità, anche a 360 gradi, e di operare in spazi molto ristretti e in modo ambidestro. Per questi risultati il governatore Attilio Fontana "si complimenta e ringrazia tutta la squadra del San Gerardo. Lo scorso mese abbiamo stanziato nuove e importanti risorse, con un’attenzione particolare all’introduzione dei sistemi robotici chirurgici nei nostri ospedali".F.L.