Desio, uccise il padrone di casa per l’affitto: Jonathan Fals Reyes cambia avvocato e slitta il processo

Il cubano di 29 anni è accusato di avere ucciso a calci e coltellate il romeno 48enne Iulian Avadani a cui è intestata l’abitazione

A sinistra gli inquirenti portano via il corpo di Iulian Avadani e a destra i carabinieri escono dalla casa di corte

A sinistra gli inquirenti portano via il corpo di Iulian Avadani e a destra i carabinieri escono dalla casa di corte

Desio (Monza Brianza), 12 Aprile 2024 - È accusato di avere ucciso Iulian Avadani, il romeno 48enne che gli aveva affittato una stanza in una casa di ringhiera in pieno centro a Desio. Ma all'apertura del processo per omicidio volontario aggravato davanti alla Corte di Assise di Monza, dove si sono costituiti parti civili i familiari della vittima, l'imputato Johnatan Fals Reyes ha cambiato avvocato e questo ha fatto slittare il dibattimento al 10 maggio.

Reyes, cubano di 29 anni, è stato fermato lo scorso giugno dai carabinieri subito dopo l'aggressione mortale a calci e a coltellate che ha portato alla morte di Avadani. Quest’ultimo viveva con la compagna, alla quale è intestata l'abitazione e se la cavava con lavoretti da operaio e muratore ma arrotondava, a quanto pare, affittando in nero una vecchia casa di corte in via Matteotti 33.

I fatti del 4 giugno 2023 e l’omicidio di Iulian Avadani

Proprio il posto letto potrebbe essere il movente del litigio scattato domenica 4 giugno 2023 e sfociato poi nella brutale aggressione e nella raffica di fendenti, quelli alla nuca risultati fatali. Il 29enne cubano lavorava nei locali serali e più volte era stato fermato e denunciato anche per la detenzione di armi bianche. Ad allertare il 112 la mattina dell'omicidio alcuni vicini di casa insospettiti dalle urla.

Mentre gli agenti si recavano sul posto, l'assassino ha tentato di disfarsi degli abiti sporchi di sangue e dell'arma del delitto in un cassonetto poco distante dove poco dopo i militari della Compagnia di Desio lo hanno individuato e bloccato con due valigie sotto braccio, pronto a sparire per evitare l'arresto. "Non l'ho ucciso io, non avevo debiti per l'affitto", ha sostenuto Reyes, che era risultato sotto l'effetto di droga e in evidente stato di agitazione. Una condizione che ha spinto i suoi ex legali a chiedere che fosse sottoposto ad una perizia psichiatrica, che però ha dato esito negativo.