
I due progetti selezionati a Monza e Desio sui 38 che hanno partecipato al bando puntano a rafforzare la presenza educativa e formativa nei quartieri
A Monza e Desio, due nuovi progetti finanziati dal bando Porte Aperte – promosso da Fondazione Cariplo, Fondazione Peppino Vismara e dalle Fondazioni di Comunità – trasformano gli spazi oratoriani in laboratori di crescita e inclusione. E lo fanno con investimenti importanti: oltre 119mila euro (circa 60mila a progetto) destinati a rafforzare la presenza educativa e formativa nei quartieri. Sono due le realtà selezionate nella provincia di Monza e Brianza tra i 38 progetti finanziati in tutta la Lombardia grazie alla seconda edizione del bando: “Hope’n“ all’oratorio San Pio X di Monza e “Intrecci“ nei cinque oratori di Desio. L’obiettivo è comune: far crescere ragazzi e ragazze attraverso percorsi integrati, coinvolgendo famiglie, enti del territorio e comunità educanti.
Il progetto Hope’n coinvolgerà l’oratorio della parrocchia San Pio X, cuore pulsante del quartiere Cazzaniga a Monza. La proposta nasce in collaborazione con l’associazione “e-lab“ e una rete di otto realtà territoriali. L’idea è quella di offrire spazi, tempo e attenzione ai preadolescenti e adolescenti del territorio con doposcuola, spazi studio, laboratori digitali, attività musicali e sportive. Non è un caso se l’oratorio San Pio X è già noto in città per la sua vivace proposta ricreativa, tra cui un gruppo teatrale dedicato ai bambini delle elementari e medie.
Non meno ambizioso è “Intrecci: relazioni, creatività e crescita condivisa tra giovani, famiglie e comunità“, il progetto dell’associazione White Mathilda, attiva nella lotta contro la violenza di genere, con sede proprio a Desio. Grazie a un finanziamento di 59.400 euro, Intrecci coinvolgerà cinque oratori cittadini, in collaborazione con il Centro Sportivo Desiano e la parrocchia dei Santi Siro e Materno. Qui il focus è sul protagonismo giovanile: laboratori artistici, sportivi, percorsi educativi e momenti di confronto con le famiglie. L’obiettivo è far emergere la voce dei ragazzi, rafforzare i legami sociali e creare alleanze educative durature.
Il bando mette a disposizione complessivamente 2,4 milioni di euro, con l’intento di ripensare gli oratori come spazi inclusivi e innovativi, capaci di accogliere sfide complesse: la dispersione scolastica, la solitudine, le fragilità relazionali. Una missione che, oggi più che mai, sembra trovare terreno fertile proprio negli oratori. "Sostenere i giovani non significa solo offrire attività - spiegano i promotori - ma creare intorno a loro un ambiente in cui possano sentirsi ascoltati e accompagnati".