Il centro anziani di Lesmo era rimasto chiuso per un mese su decisione del Comune e del gestore dopo l’episodio di violenza
Ieri, il primo giorno con l’animatrice ingaggiata dal Comune dopo la lite al Centro Anziani a giugno, finita con una dentiera rotta e un esposto ai carabinieri. Nessuno dei contendenti si è presentato all’incontro riparatore organizzato dalla sindaca Sara Dossola, al termine della chiusura di un mese seguita all’episodio a Lesmo, una scelta condivisa dall’amministrazione e dal gestore, un’associazione che si occupa del ritrovo da 20 anni. E non si sono presentati neppure alla riapertura, il 1° agosto. La sospensione era arrivata dopo il pugno sferrato da un 78enne a un 97enne. "L’attività è ricominciata in modo sereno - spiega la prima cittadina - a tutti è stato spiegato che da settembre per tre volte a settimana ci sarà una programmazione per ampliare l’offerta del centro: non si giocherà più solo a carte".
La rissa, scoppiata per una partita a scopa, è sfociata "in una riflessione sul servizio - sottolinea la prima cittadina - sulla sua accessibilità. Stiamo cercando di eliminare gli ostacoli". Il brutto episodio ha portato a galla la situazione: "Pochi stimoli".
Causa di intemperanze sempre più frequenti degli habitué fra schiamazzi e liti per il parcheggio, "un ambiente diverso da quello che vogliamo".
Il nuovo corso è ripreso su altre basi, "i primi giorni sono andati nella direzione giusta, a fine estate renderemo definitiva la formula".
Bar.Cal.