STEFANIA TOTARO
Cronaca

Maccarani in tribunale a settembre. L’ex direttrice tecnica a un bivio

Chiesto il rinvio a giudizio, il 22 l’udienza preliminare: potrà puntare su abbreviato o proscioglimento. Accusata di abusi sulle Farfalle, la gip ha disposto l’imputazione coatta mentre la Procura voleva archiviare.

Emanuela Maccarani, ex direttrice tecnica della nazionale di ginnastica ritmica Licenziata a marzo, ha appena patteggiato 3 mesi di stop nel processo sportivo

Emanuela Maccarani, ex direttrice tecnica della nazionale di ginnastica ritmica Licenziata a marzo, ha appena patteggiato 3 mesi di stop nel processo sportivo

Dopo la squalifica di tre mesi patteggiata nel processo sportivo, arriva dalla giustizia penale l’accusa di maltrattamenti aggravati dal fatto di averli commessi davanti a minorenni. Emanuela Maccarani, la direttrice tecnica della ginnastica ritmica e responsabile dell’Accademia internazionale di Desio, licenziata il 26 marzo dal nuovo presidente di Federginnastica Andrea Facci, dovrà presentarsi il 22 settembre all’udienza preliminare davanti alla gup Silvia Pansini, dopo l’imputazione coatta disposta dalla gip Angela Colella a carico della Procura, che invece aveva chiesto l’archiviazione sui presunti abusi psicologici denunciati nel 2022 dalle ex atlete Anna Basta e Nina Corradini per mancanza di abitualità della condotta contestata. Nella richiesta di rinvio a giudizio è stato valutato dalla pubblica accusa di non contestare all’allenatrice anche le aggravanti proposte dalla gip delle lesioni verso le parti offese e anche altre atlete per condotte "omissive", quali la mancanza di "un supporto nutrizionale e psicologico" richiesto dalle ragazze e di "controllo di situazioni di rischio già accadute in passato, come l’assunzione di lassativi in dosi massicce o l’induzione del vomito per scongiurare gli aumenti di peso". All’udienza preliminare, dove parti offese risulteranno non solo Basta e Corradini, ma anche altre due ex atlete la cui posizione è emersa durante le indagini, Emanuela Maccarani potrebbe chiedere il processo con il rito abbreviato, che prevede uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna, oppure chiedere il proscioglimento dall’accusa e, in caso di rinvio a giudizio, affrontare il dibattimento con la possibilità di portare testimonianze in aula. "Centinaia di altre ragazze da lei allenate dicono ben altro rispetto a quanto riferito dalle accusatrici", sostiene la difesa della ex dt. A opporsi alla richiesta di archiviazione era stata Anna Basta, difesa dall’avvocato Giovanni Battista Frisoni.

Il primo processo sportivo nei confronti di Emanuela Maccarani si era concluso con un’ammonizione. Ma decine di intercettazioni emerse dalle indagini monzesi sui contatti con chi la doveva giudicare l’avevano fatto riaprire. Insieme alla Maccarani ha patteggiato 50 giorni di squalifica l’ex vicepresidente e commissario straordinario dell’Accademia di Desio, Valter Peroni, che aveva fatto pervenire all’allora procuratore federale una lista stilata dall’ex coach di 12 atlete da ascoltare "con segni distintivi" per alcune di loro. Sempre con un patteggiamento, Gherardo Tecchi - presidente Fgi al tempo del primo processo sportivo alla Maccarani - è stato sospeso per 15 giorni per aver "più volte parlato" con l’allora procuratore federale informandosi sull’andamento delle audizioni.