
La consigliera regionale Sassoli incontra il leader arcobaleno Oscar Innaurato "Gettiamo ponti per il dialogo: certi temi vanno fuori dalla logica degli orticelli".
Quella maglietta irriverente con il simbolo di Forza Italia aveva fatto arrabbiare parecchio i moderati, e soprattutto i militanti. Tensione stemperata negli ultimi giorni: le “parti“ si sono spiegate, chiarendo che si è trattato solo di una goliardata.
Ieri mattina, nel cuore di Monza, colazione alternativa fra la consigliera regionale Martina Sassoli, che nelle fila di Forza Italia ha mosso i suoi primi passi in politica, e Oscar Innaurato, presidente del BOA, “Brianza oltre l’Arcobalerno APS”, in rappresentanza degli organizzatori del Brianza Pride. L’incontro informale è stata l’occasione per un confronto aperto sui temi dei diritti civili, della partecipazione e del dialogo tra mondi diversi, concluso con uno scambio simbolico di T-shirt: la consigliera Sassoli, dopo le sue dichiarazioni degli scorsi giorni che apprezzavano l’ironia dell’iniziativa ("A Berlusconi sarebbe piaciuta"), ha ricevuto in omaggio la maglia “Frocia Italia”. Oscar Innaurato invece ha ricevuto una maglia “moderata” sempre in spirito pride, "a testimonianza dello spirito di confronto e reciproca apertura che ha caratterizzato l’iniziativa".
"Non andrò al Pride perché il mio ambito è l’aula consiliare, ma credo nel dialogo e nel rispetto reciproco anche tra posizioni apparentemente differenti perché solo così possiamo costruire una società più inclusiva. Reputo sia arrivato il momento di superare le logiche di partito o di coalizione: i diritti non hanno colore", afferma Martina Sassoli.
"È indispensabile che, in questo periodo storico in cui vediamo fratture e frammentazioni della società e soprattutto prevaricazioni sociali su popoli e persone, si restituisca centralità alla sicurezza dell’individuo. Credo fortemente che il dialogo sui diritti debba andare oltre le logiche dei “piccoli orticelli” e diventare una discussione seria, schietta e sincera, anche alla luce dei trattati che la nostra nazione, come quasi tutte le altre nel mondo, ha firmato – dice Innaurato –. Non dobbiamo più costruire muri ideologici, ma ponti di dialogo: persino un caffè in centro può essere un ponte di dialogo".