BARBARA CALDEROLA
Cronaca

L’azienda: "Nessun sito sarà chiuso in Italia"

Stmicroelectronics "ribadisce il proprio impegno per il programma finalizzato a ridisegnare la struttura produttiva globale e rimane aperta al dialogo...

Stmicroelectronics "ribadisce il proprio impegno per il programma finalizzato a ridisegnare la struttura produttiva globale e rimane aperta al dialogo...

Stmicroelectronics "ribadisce il proprio impegno per il programma finalizzato a ridisegnare la struttura produttiva globale e rimane aperta al dialogo...

Stmicroelectronics "ribadisce il proprio impegno per il programma finalizzato a ridisegnare la struttura produttiva globale e rimane aperta al dialogo con i rappresentanti dei lavoratori e le istituzioni". Così l’azienda in una nota diffusa dopo l’incontro convocato ieri a Roma dal ministro delle Imprese e del Made in Italy.

"Nel proseguire con il programma annunciato, confermiamo la nostra volontà di gestire questo percorso in modo responsabile e trasparente con strumenti conservativi – dice Fabio Gualandris (nella foto), president, quality, manufacturing, & technology –. Gli investimenti sono confermati sia su Agrate (1,4 miliardi) che su Catania (2,6)".

I manager hanno ribadito al tavolo del Mimit (in collegamento anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti) che "nessun sito sarà chiuso in Italia" ma "ciascuno continuerà a svolgere un ruolo e una missione specifici all’interno del gruppo, in linea con una visione di lungo termine volta a garantirne la continuità operativa e a rafforzare la competitività dell’azienda".

Agrate Brianza e Catania, affermano ancora i vertici, restano "tra i più importanti centri di progettazione e produzione di St nel mondo" e "avranno significativi sviluppi e trasformazioni per garantire la loro competitività nel futuro".

La multinazionale parla della scelta di gestire la fase di transizione tramite "pensionamenti e prepensionamenti, dimissioni volontarie e iniziative di formazione e riconversione professionale", con un approccio in Italia "equivalente" a quello già concordato con le parti sociali in Francia.

Bar.Cal.