BARBARA CALDEROLA
Cronaca

La morte di Mario Fumagalli. Una vita per il lavoro: addio al “papà” della Cisl brianzola

Monza, un impegno costante sempre in difesa dei diritti degli operai. Il segretario Mirco Scaccabarozzi: "Ci lascia un’eredità importante".

Mario Fumagalli aveva 84 anni: è stato protagonista della nascita della Cisl brianzola

Mario Fumagalli aveva 84 anni: è stato protagonista della nascita della Cisl brianzola

Monza, 22 luglio 2024 – Dalla Caprotti alla Pagnoni, al sindacato: addio al papà della Cisl brianzola. Mario Fumagalli se ne è andato a 84 anni, oggi alle 14.30 a San Rocco l’ultimo saluto a uno degli uomini che ha fatto la storia della difesa dei lavoratori sul territorio. Lo piangono i colleghi, testimoni di un impegno che continuerà a ispirarsi alla sua figura. "Uomo, marito, padre, nonno - dice Mirco Scaccabarozzi, segretario generale - fra le tante immagini che ci ha lasciato anche quella di giovane iscritto per ribellione e bisogno di giustizia, di delegato e di sindacalista che ha accompagnato la storia della Cisl monzese dalle sue origini".

Il debutto in fabbrica giovanissimo, a 14 anni come apprendista, nel 1958, la prima tessera, "l’inizio di un’avventura che lo porterà a ricoprire incarichi importanti nella Fim, nella Cisl Brianza, poi anche da pensionato come segretario generale della Fnp fino al 2009 e attivista sempre disponibile nella sede di San Fruttuoso". Una vita spesa con entusiasmo e orgoglio militante per la dignità e il miglioramento delle condizioni dei lavoratori nelle fabbriche e per l’affermazione dei loro diritti. Dal 1970 il sindacato elabora anche le prime politiche di riforma: casa, servizio sanitario nazionale, salute.

"Trasformazioni importanti che Mario - ricorda Scaccabarozzi - ha sempre cercato di attuare in un costante confronto con le istituzioni locali". Nel 1981 fu protagonista del decentramento che portò alla nascita del comprensorio brianzolo. Una nuova realtà sindacale, costola della Cisl Milano, chiamata da subito a distinguersene affermando la propria identità, anche attraverso un’importante azione di formazione dei delegati, e a costruire nuove alleanze per affrontare la stagione delle grandi ristrutturazioni aziendali. Questo è anche il momento del radicamento, con l’apertura delle sedi principali: via Appiani e poi via Dante a Monza, Seregno, Cesano, Vimercate e molte altre.

"Uomo buono, amico sincero e vicino per molti, sindacalista impegnato a servire secondo un vero spirito confederale: attento ai lavoratori e alle persone nell’organizzazione, solidale con gli ultimi – ancora Scaccabarozzi -. Oggi siamo chiamati a raccogliere un’eredità importante che non deve essere dispersa ma messa a frutto, perché come ci ricordava sempre “solo se il sindacato saprà accettare le sfide di un mondo del lavoro in profonda trasformazione, potrà ancora essere autorevole”. E di un sindacato autorevole c’è tanto bisogno".