
Il corteo di protesta dei lavoratori della St di Agrate: la battaglia è stata serrata
La parabola della vertenza St in tre date: 10 aprile, 28 luglio e 15 settembre. I tre incontri a Roma, al ministero, il primo e il secondo con la doccia fredda del "ridisegno della base manifatturiera" che aveva trascinato Agrate "in un’inaccettabile posizione di secondo piano con una perdita della forza lavoro che non avremmo mai digerito", così i sindacati ricordano i momenti cruciali "della battaglia per salvare il futuro del sito". "I posti in gioco erano 1.500 – aggiungono - ma era stato messo in discussione anche il peso dello stabilimento brianzolo nel suo complesso". Sullo sfondo, la competizione con i poli francesi, "sempre vincenti", secondo le istituzioni che in tuti i momenti di pressione organizzati in questo anno, mozioni e audizioni i Regione, non hanno mai smesso di chiedere ai vertici aziendali un’inversione di rotta. Ma sono stati soprattutto i lavoratori con la loro compattezza a far pendere l’ago della bilancia a proprio favore. A maggio, il corteo dal quartier generale di via Olivetti rimarrà l’immagine più forte della grande mobilitazione. E dopo l’incontro di ieri a Roma la dirigenza ha ribadito "il proprio impegno a garantire la sostenibilità del sito di Agrate in futuro e la volontà di proseguire un dialogo aperto e costruttivo con tutte le parti sociali coinvolte. Nell’ottica di un approccio che ha sempre privilegiato soluzioni condivise e responsabili, siamo pronti a escludere esuberi nell’ambito di un piano condiviso di uscite volontarie. L’obiettivo, confermato ancora una volta, è gestire la fase di transizione solo con strumenti conservativi". Un cambio del piano industriale presentato in primavera e ribadito a luglio che, invece, adesso prevede "il raggiungimento della massima capacità produttiva per le linee di Agrate 300 entro il 2027, pari a un incremento del 31% rispetto al 2024 considerando l’intera capacità del polo". È stato anche completato uno studio di fattibilità relativo all’evoluzione del quartier generale dopo il 2027.
"L’analisi per Agrate – ancora la multinazionale - contempla la possibilità di una nuova espansione, la costruzione di nuovi uffici, un magazzino, un auditorium e una mensa, la ricollocazione e il potenziamento dei laboratori di Ricerca e Sviluppo di nuove tecnologie e prodotti, Qualità e Laboratori Applicativi, in aggiunta alla realizzazione di una nuova linea pilota di Back End". Per quanto riguarda la fine delle attività delle linee a 8 pollici AG8, St "conferma una tempistica posticipata alla fine del terzo trimestre 2026, in modo da consentire una gestione più graduale del passaggio".
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