BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Crisi Peg, famiglie in ginocchio. Il Pd chiede sconti su mensa e nidi

"Poca retorica, molto pragmatismo", è la ricetta del Pd arcorese e provinciale per la vertenza Peg Perego. Dopo la...

Una manifestazione dei lavoratori della Peg Perego contro i 95 licenziamenti annunciati dall’azienda dei passeggini

Una manifestazione dei lavoratori della Peg Perego contro i 95 licenziamenti annunciati dall’azienda dei passeggini

"Poca retorica, molto pragmatismo", è la ricetta del Pd arcorese e provinciale per la vertenza Peg Perego. Dopo la fumata nera all’ultimo incontro azienda-sindacati sul rilancio, la forza di opposizione chiede al sindaco Maurizio Bono misure per i lavoratori coinvolti nei licenziamenti: "Esenzioni fiscali, sconti su mensa e nidi".

"Le timide azioni intraprese dalla Regione e dal Ministero non hanno avuto riscontri positivi – spiegano i dem – La nostra preoccupazione e la nostra solidarietà va a quei 95 dipendenti, per buona parte donne e concittadini arcoresi, che se nulla dovesse cambiare nel frattempo, perderanno il posto". Uno scenario che "comporterebbe un grave danno economico e sociale per le famiglie interessate, spesso genitori con figli adolescenti, con mutui, affitti, bollette e rette da pagare. L’obiettivo della buona politica è intervenire in modo tenace e sostenere queste persone".

L’auspicio è che presto veda la luce anche il "tavolo permanente arcorese per monitorare la situazione e supportare i lavoratori. Invitiamo ancora il primo cittadino – aggiunge il Pd – a confrontarsi con gli imprenditori del territorio perché buona parte dei dipendenti Peg possa essere ricollocata in altre realtà di casa".

Il quadro è cambiato dopo la conferma della dirigenza di non voler ricorrere all’ultima tranche di cassa integrazione che avrebbe a disposizione, 6 mesi, che darebbero "quel respiro necessario", secondo i sindacati a "mettere a punto un piano per guardare avanti". Un programma ventilato al Mimit, arenatosi pochi giorni dopo "il diniego di Peg a ricorrere agli ammortizzatori e a gestire l’eventuale uscita del personale senza soluzioni traumatiche. Ma loro non vogliono ritirare gli esuberi".

Bar.Cal.