BARBARA CALDEROLA
Cronaca

L’azienda diserta l’audizione: "È ora di giocare a carte scoperte"

"Un film già visto". Così i sindacati alla fine dell’audizione in Regione sulla crisi di Peg Perego. Ieri, l’incontro,...

Il corteo e l’incontro col sindaco

Il corteo e l’incontro col sindaco

"Un film già visto". Così i sindacati alla fine dell’audizione in Regione sulla crisi di Peg Perego. Ieri, l’incontro, assente l’azienda, che ha dato forfait per impegni "dopo che la Commissione aveva già rinviato una volta l’appuntamento per andare incontro alle loro esigenze – dicono Adrian Geppert della Fiom-Cgil Brianza e Gloriana Fontana della Fim-Cisl provinciale –. Siamo tornate a chiedere il ritiro dei 95 licenziamenti e un progetto di riconversione industriale, come del resto avevamo fatto a ottobre, ma da allora la direzione non si è fatta più viva con il Pirellone. Non hanno chiesto neppure i sei mesi di cassa integrazione aggiuntivi che permetterebbero di mettere a punto il rilancio, una circostanza che ha stupito la stessa Regione. Che si è impegnata a fare pressing su Peg perché cambi marcia".

Il 24 luglio, a Roma, ci sarà il tavolo al ministero delle Imprese sulla vertenza "e lì dovranno giocare a carte scoperte, noi chiediamo prospettive per i lavoratori e per lo stabilimento di Arcore. Sul piatto ci sono questi problemi: esuberi e futuro. Sull’avvenire c’è un grosso punto interrogativo: cosa hanno in mente?". In campo ci sono anche le istituzioni. "Sono a fianco dei lavoratori, studiamo una soluzione con l’azienda per evitare soluzioni traumatiche – ribadisce Jacopo Dozio, consigliere regionale brianzolo (Forza Italia) – stiamo assistendo a un preoccupante mutamento del tessuto imprenditoriale in Brianza. Non possiamo permetterci di perdere un pezzo di storia industriale del nostro territorio. Speriamo di incontrare presto la dirigenza per capire quali sono i problemi oltre al calo delle nascite e come istituzioni impegnarci a trovare strategie che non prevedano la riduzione del personale". Era stato proprio il consigliere Dozio a chiedere l’incontro in commissione a cui hanno partecipato anche il sindaco di Arcore Maurizio Bono e Luca Santambrogio, presidente della provincia di Monza. "C’è margine per salvare Peg – ribadisce il primo cittadino che giovedì ha accolto in Municipio i lavoratori in sciopero –. Non possiamo perdere un’azienda come questa. Dobbiamo lavorare a un piano di salvataggio". Trema il personale, già a ranghi ridotti rispetto al passato: oggi nei reparti di via De Gasperi sono rimasti in 244.

Bar.Cal.