
In Assolombarda l’evento Life science community meeting: investimenti innovazione competitività”
Chi non investe è perduto, soprattutto in questo ambito e soprattutto in questo momento decisivo. Perché la sanità è interessata da grandi cambiamenti e nuove sfide si preparano per le industrie e i manager del settore healthcare. Una questione apertissima che il Chapter di Monza della Bocconi Alumni, coordinato dal responsabile Gaetano Palmiotto, ha esaminato, promuovendo un incontro intitolato “Life science community meeting: investimenti, innovazione, competitività”.
Il momento di confronto, ospitato nella sede monzese di Assolombarda, è stato organizzato con la collaborazione di Assolombarda Monza e da Topic Healthcare Bocconi. Monza, a proposito di investimenti nel comparto, appare attrattiva. La Thermo Fisher Scientific, infatti, ha puntato decisamente sul sito cittadino: ai 50 milioni di euro investiti nel 2019, va aggiunta la stessa cifra stanziata due anni più tardi. E altri 50 milioni sono stati investiti nel 2025. La proprietà è americana, il quartier generale della società si trova a Boston. A Monza lavorano 2.300 persone, altre 1.200 dipendono dallo stabilimento di Ferentino, in provincia di Frosinone.
La società intende sviluppare due nuovi impianti a Monza e altrettanti nel sito di Ferentino. Anche qui è previsto un investimento di 50 milioni. La Thermo Fisher Scientific produce farmaci conto terzi.
"Noi – ha spiegato il vicepresidente e general manager Luca Russo – lavoriamo di concerto con i clienti. Ora stiamo vivendo un momento di trasformazione industriale nel campo farmaceutico". Le buone idee, i progetti vincenti, comunque, da soli ovviamente non bastano. Servono finanziamenti per fornire prospettive solide alle start up che si propongono a un mercato selettivo. "Più cresce l’azienda – ha specificato Giulia Salzano, Cfo e partner di Wise -, più crescono le necessità finanziarie. Diventa davvero centrale la relazione con gli investitori. Diventa importante intercettare i fondi di investimento che sono più adatti. Non basta avere un buon prodotto, servono anche buone sinergie. I nostri fornitori sono anche a Taiwan e in Germania".
"La sanità pubblica – ha commentato Emiliano Tonelli, general partner Primo Health – non ce la fa, la sanità privata sta diventando sempre più importante. Le opportunità di investimento in Italia non mancano".