GABRIELE BASSANI
Cronaca

Bufera sulla scuola Rodari: "Persi 4 milioni del Pnrr"

Materna da rifare, a settembre il trasloco di 160 alunni negli spazi parrocchiali. L’opposizione: affitto “regalato“ a un ente privato e rinuncia ai finanziamenti.

L’opposizione chiede le dimissioni della sindaca Alessia Borroni

L’opposizione chiede le dimissioni della sindaca Alessia Borroni

Scuola dell’Infanzia all’Altopiano, il gruppo d’opposizione Seveso Futura chiede le dimissioni della sindaca Borroni, che rilancia: "Dovrebbero dimettersi loro, che non hanno rispetto del consiglio comunale".

L’ultimo scontro a distanza tra maggioranza e opposizione si è consumato dopo la seduta di consiglio in cui è stato votato l’assestamento di Bilancio, come da scadenza di legge. Secondo i consiglieri di Seveso Futura con questo atto diventa ufficiale l’aver perso il finanziamento del Pnrr per rifare la scuola d’infanzia. Secondo Giorgio Garofalo, questo è accaduto "per le evidenti responsabilità politiche" che portano Seveso "a vedere sfumati oltre 4 milioni di euro a fronte di un nuovo impegno di spesa per finanziare l’opera che ne costerà altrettanti senza considerare gli interessi che si protrarranno per 27 anni". "Un disastro politico che ha la firma di questa maggioranza: è una vergogna, chiedete scusa e dimettetevi", le parole pronunciate dal capogruppo di Seveso Futura.

La vicenda è quella della scuola d’infanzia Rodari all’Altopiano, che dovrà essere demolita e ricostruita: da settembre i 160 bambini che la frequentano dovranno trasferirsi in un edificio della scuola parrocchiale San Pietro Martire, adeguato con un intervento a carico del Comune. "Ora –riassume Garofalo – l’Amministrazione ha deciso di accendere un finanziamento flessibile da 4,5 milioni, con relativi interessi, a carico della collettività e nel frattempo si stanno spendendo importanti somme per la manutenzione straordinaria di un edificio privato sul quale pagheremo comunque un affitto. Mentre si rattoppano immobili altrui, le strutture comunali continuano a degradarsi".

Per la sindaca Alessia Borroni però "ad oggi non c’è ancora un atto ufficiale che attesti la revoca del finanziamento statale per la riqualificazione urbana (e non Pnrr), che peraltro non avrebbe coperto tutti i costi. L’apertura di un prestito flessibile era un passaggio tecnico obbligato per poter procedere con progetto e lavori. L’eventuale restituzione partirà a lavori conclusi e in ogni caso rivendico la scelta politica di investire sul benessere e la sicurezza dei bambini oltre che su altri interventi importanti deliberati nel consiglio comunale che i consiglieri di Seveso Futura hanno abbandonato senza spiegazioni".