FABIO LUONGO
Cronaca

Non solo storia e naftalina: la Cappella Espiatoria diventa contemporanea

Monza, un cantiere di ristrutturazione da scoprire, una guida completa, mostre, festival e digitale. Nel luogo simbolo della morte di Umberto I anche bozzetti preparatori e disegni mai visti prima

Un cantiere di ristrutturazione da scoprire, una guida completa, mostre, festival e digitale . Nel luogo simbolo della morte di Umberto I anche bozzetti preparatori e disegni mai visti prima.

Un cantiere di ristrutturazione da scoprire, una guida completa, mostre, festival e digitale . Nel luogo simbolo della morte di Umberto I anche bozzetti preparatori e disegni mai visti prima.

Monza – Una guida completa per scoprire tutto ciò che la riguarda e la collega ai principali luoghi della città. E poi mostre, storiche e di arte contemporanea, letture per i bambini, corsi per gli insegnanti. Perché oggi non è solo un importante monumento storico, ma un vero e proprio cantiere di cultura e di memoria. A 125 anni dal regicidio a Monza di Umberto I, la Cappella Espiatoria è sempre più una fucina di attività, sia legate all’evento per cui è sorta sia per sviluppare legami più forti con il territorio. Così al momento è in lavorazione la prima guida completa del monumento, con l’obiettivo di pubblicarla entro quest’anno. Nel volume architetti e storici dell’arte ricostruiranno le vicende storiche del regicidio e spiegheranno tutti gli aspetti progettuali, architettonici e artistici della Cappella, oltre a presentare ricerche inedite sui restauri più recenti e nuovi studi sulle decorazioni.

"Dal 1910 sono uscite alcune pubblicazioni legate alla Cappella Espiatoria e anche in anni recenti, in occasione del centenario, sono stati realizzati due scritti riguardanti la storia dei Savoia e del regicidio e alcuni lavori sulla cappella, però non è mai esistita una guida organica al monumento – racconta Giulia Valcamonica, direttrice della Cappella Reale Espiatoria –, un testo che ne facesse tutta la storia completa, ossia chi era Umberto I, chi era Gaetano Bresci, quali motivi lo avevano portato al regicidio, e poi la ricostruzione storica e artistica completa del monumento, assieme alla disamina critica sugli interventi avvenuti nel corso del tempo. Tutto questo ci sarà nella guida in preparazione, pensata con rigore scientifico ma con un approccio di racconto adatto a tutti. Saranno approfonditi l’intervento di Mazzucotelli sulla cancellata, i disegni preparatori di Pogliaghi per la Pietà in bronzo, ci sarà una descrizione puntuale di tutti i mosaici con i loro rimandi simbolici e una trattazione della fortuna critica e iconografica del monumento. Sarà un racconto approcciabile da tutti, che terrà conto di quanto detto in precedenza sulla Cappella, riordinandolo e riorganizzandolo, e aggiungendo nuovi apporti sui mosaici e su altri aspetti".

"Una parte fondamentale – spiega Valcamonica – sarà una guida per schede che riconnetterà la Cappella ai luoghi storici principali di Monza, come la Villa Reale, il Parco, il Civico ospedale Umberto I. Questo perché il monumento ha contrassegnato molto la città: si pensi solo al fatto che Vittorio Emanuele III dopo il regicidio abbandonò Monza e quindi vi si legano le vicende della Villa Reale". Ma il cantiere culturale della Cappella Espiatoria non si fermerà qui. "Stiamo lavorando su più fronti – dice la direttrice –, continueremo a sviluppare i rapporti che si sono costruiti in questi anni con il Comune e la Villa Reale: parteciperemo al FuoriGp con visite congiunte con la Reggia, a sottolineare il legame tra i due monumenti; col sistema bibliotecario urbano di Monza organizzeremo un’attività di lettura nell’ambito del Festival delle Storie, una sorta di spin-off dell’iniziativa “Letture nella cripta“ che già facciamo; per BookCity Monza proporremo una presentazione di un libro".

"Nel frattempo – prosegue – stiamo preparando un programma espositivo che lavora su due fronti: la storia della Cappella Espiatoria e il contemporaneo. Per quest’ultimo, amplieremo la partecipazione a Monza Arte Diffusa, già avviata negli anni scorsi insieme ad alcune gallerie d’arte cittadine, e collaboreremo anche con altri attori del contemporaneo: ci sarà così una mostra assieme al Museo nazionale dell’Arte Digitale, con un’opera installata nella cripta e alcuni eventi collegati, nella primavera dell’anno prossimo. Altre iniziative sono in lavorazione. Tra queste, un progetto sui disegni preparatori di Guido Cirilli per la Cappella Espiatoria: sono custoditi a Venezia e non sono mai stati esposti a Monza, li si è potuti ammirare solo una volta a Venezia anni fa". 

Per settembre, invece, la Cappella ha organizzato un corso di formazione per insegnanti di elementari, medie e superiori, subito sold-out. "Saranno una quarantina di docenti da Monza Brianza e Milano e il corso sarà proprio sui temi legati alla Cappella Espiatoria, quindi la sua storia, gli strumenti per l’accessibilità di cui ci siamo dotati, un intervento su come raccontare il patrimonio culturale, come trarre fuori da un luogo tutti i suoi significati e come accendere la curiosità dei ragazzi, accanto a un altro intervento che parlerà del punto di vista anarchico e monarchico sul regicidio, come fu visto dalle due parti".