GABRIELE BASSANI
Cronaca

Il taglio del nastro più atteso . Il ponte di via Duca d’Aosta riapre: "Lavori da record in 17 mesi"

Il sindaco Gianpiero Bocca: mi scuso per i 60 giorni di ritardo, non si poteva fare prima . L’inaugurazione con una Fiat 1100 del 1968, uno degli ultimi taxi con la livrea verde e nera di Milano.

Tantissimi cittadini hanno celebrato l’inaugurazione del ponte ieri mattina

Tantissimi cittadini hanno celebrato l’inaugurazione del ponte ieri mattina

Una Fiat 1100 del 1968, uno degli ultimi taxi di Milano con colorazione verde e nero, prima che diventassero tutti gialli, ha inaugurato ieri mattina il nuovo ponte di via Duca d’Aosta. Presenti all’appuntamento con la riapertura attesa da quel 20 marzo 2024.

"Ricordo bene quella giornata molto complicata, quando il nostro dirigente Bruno Cirant mi comunicò gli esiti infausti delle verifiche sul vecchio ponte. Consapevoli delle enormi difficoltà che avremmo dovuto affrontare, non abbiamo atteso oltre e abbiamo immediatamente disposto la chiusura di fronte ai rischi concreti per la sicurezza" ha ricordato il sindaco Gianpiero Bocca.

Poi, nel ripercorrere tutte le tappe seguenti ha rimarcato: "Io mi scuso per i 2 mesi di ritardo rispetto alla previsione di fine cantiere del 15 giugno, ma allo stesso tempo devo fare notare che per opere analoghe, come ad esempio il vicino ponte di via Cavour, anni fa, servirono 34 mesi e per il ponte di piazza Cambiaghi a Monza, sono serviti 32 mesi. Qui abbiamo fatto tutto in 17 mesi con una collaborazione straordinaria tra istituzioni e imprese. Credetemi, riuscire a superare tutte le difficoltà burocratiche che comporta un’opera di questo genere in 17 mesi lo considero un grande successo per il quale voglio ringraziare tutti gli attori coinvolti".

Sono state necessarie autorizzazioni di Aipo (Autorità Interregionale del Fiume Po) e Regione Lombardia, della Commissione Paesaggio, del Genio Militare di Padova per la verifica bellica, i vigili del fuoco per la gestione del Piano di Emergenza della scuola M. L. King e di tutti gli enti gestori per i sottoservizi: luce, gas, acqua, reti digitali.

"Ringrazio il dirigente dell’Area Tecnica Bruno Cirant e il tutto il team dei Lavori pubblici, i professionisti incaricati, gli ingegneri Pier Giorgio Malerba e Paolo Galli per la progettazione, e l’ingegner Sebastiano Ruscica per la direzione lavori, le imprese e le maestranze per la loro professionalità e disponibilità. Da oggi torniamo a percorrere questo ponte con la certezza di avere un’infrastruttura sicura, moderna e pronta a servire la nostra comunità per il futuro. È un traguardo che rafforza la fiducia e il senso di appartenenza ad una città che dimostra di saper guardare avanti".

Il costo dell’opera, sostenuto dal Comune di Cesano Maderno, è pari a 1 milione 250mila euro nel quale rientra anche il costo del restauro delle balaustre originali del ponte demolito, datato 1924, imposto dalla Soprintendenza ai beni culturali.