
Architetti, urbanisti e scrittori arrivano a Villasanta per la settima edizione dell’evento. In calendario oltre quaranta appuntamenti tra mostre, conferenze e spettacoli .
“Città: luoghi, racconti e visioni urbane” è il titolo della settima edizione del Festival delle geografie di Villasanta in programma da giovedì 18 a domenica 21 settembre. Una rassegna nata a Villa Camperio, come sottolinea Mario Origo, rappresentante del Consiglio direttivo, dallo stimolo del grande patrimonio geografico della famiglia di viaggiatori villasantesi Camperio. "L’evento - dice il presidente del Festival, Lorenzo Ornaghi - mira a dare una connotazione identitaria a Villasanta nel panorama culturale brianzolo, non solo come satellite di Monza". Il Festival avrà un’anteprima giovedì 11 settembre, con il sostegno dell’amministrazione comunale di Monza, al Teatro Binario7, con la conferenza “Tanti edifici non fanno una città” (nella quale Elena Granata propone una città fatta di organismi vivi e di relazioni) e lo spettacolo teatrale “Le Città Urgenti” di Alvar Aaltissimo e Filosofia Coatta.
Saranno circa 45 gli appuntamenti tra mostre, conferenze, spettacoli, presentazioni di libri, con una quarantina di ospiti tra architetti, urbanisti, scrittori e personaggi della cultura. La geografia permette di indagare il mondo attingendo dall’economia alla geologia, dall’antropologia all’ecologia, cercando di intrecciare oggettività e soggettività.
"Ecco perché abbiamo voluto un Festival della geografia - sottolinea Ornaghi -, per dare spazio al contributo di una disciplina preziosa che prova a spiegare i grandi processi migratori, l’incontro tra culture, le spinte della globalizzazione e le recrudescenze localistiche. Ma non solo: c’è la guerra per le risorse, il cambiamento climatico, l’impatto delle nuove tecnologie sul nostro modo di percepire il mondo, la ricerca di nuovi equilibri possibili tra comunità umane e ambiente naturale e tante altre tematiche. Vogliamo così ogni anno sviluppare un tema sotto i diversi aspetti. Dopo le montagne dell’edizione 2024, quest’anno ci siamo concentrati sulle città".
La dimensione urbana riguarda il 54% della popolazione mondiale che vive in città (si prevede sarà il 70% nel 2030) ma anche il restante 46%, che senza abitarci vi lavora, la esplora, la attraversa. E senza poterci andare la immagina e la desidera. I processi e le dinamiche evolutive degli spazi urbani hanno generato nuove definizioni: suburbanizzazione, gentrificazione, controurbanizzazione. Si parla di metropoli, megalopoli, conurbazioni, regioni-città.
"La Brianza che ospita il Festival delle geofrafie - chiosa Ornaghi - è uno degli esempi più interessanti di “città diffusa”: Villasanta, Monza e Milano, cui dedicheremo uno speciale sguardo analitico per capire pro e contro della diversa qualità della vita senza perdere di vista la dimensione globale".
Da qualche anno il Festival delle geografie si intreccia con il Festival del Parco di Monza, visto che le due kermesse culturali si svolgono nello stesso periodo. Si interseca tra i eventi un percorso di esplorazione del Parco, a partire da Villasanta a cura del Festival del Parco.
Il Festival delle geografie mette in comune un percorso di Geocaching: una tecnologica caccia al tesoro, che attraverso il format dei Geotour accompagnerà i partecipanti alla ricerca dei tesori nascosti nel Parco di Monza. I visitatori saranno aiutati a caricare sul loro cellulare l’app di Geocaching e accompagnati al Parco, dove potranno esercitarsi a trovare le “cache” (piccoli contenitori di gadget) nascoste.
L’happening villasantese collabora con Ville Aperte con la visita guidata di Villa Camperio e, novità di quest’anno, gode del patrocinio della Provincia di Monza e Brianza.