
Attivata la collaborazione con due associazioni esperte in servizi educativi. Nuove aperture per l’edificio longobardo e la chiesa della Monaca di Monza.
Il Museo e tesoro del Duomo si apre alle scuole: da settembre partiranno i servizi educativi della Fondazione Gaiani. "Un museo non può prescindere dalle attività didattiche proprio per la sua mission di divulgazione culturale e radicamento nel territorio – spiega la direttrice Rita Capurro – Per questo abbiamo attivato la collaborazione con due associazioni esperte in servizi educativi, GuidArte e Art-U, che offriranno laboratori per le scuole di ogni ordine e grado, relativi al museo e tesoro. In più sarà possibile prenotare visite guidate alla Torre longobarda e alla Chiesa di San Maurizio".
Le visite sul posto e i laboratori didattici fanno parte di quel filone di didattica informale che permette di imparare facendo e vedendo. Alla Torre longobarda la visita verterà sugli aspetti architettonici, oltre che mostrare i preziosi paramenti sacri custoditi. Non può essere fruibile di routine, a causa della mancanza di personale di vigilanza, necessario per motivi di sicurezza, ma da anni rientra nel programma di Ville Aperte. La Torre è l’unico edificio longobardo ancora esistente a Monza. Risale al VI secolo ed è alta 18 metri (ma in origine la sua altezza superava i venti metri), è l’edificio più antico del complesso monumentale del Duomo e rappresenta uno dei pochissimi reperti architettonici longobardi in Lombardia. Venne costruita probabilmente come elemento di difesa del Palazzo Reale di Teodolinda che sorgeva nelle vicinanze della prima basilica intitolata a San Giovanni Battista e voluta dalla stessa regina intorno al 595. Fu riadattata a campanile dopo il IX secolo e fu poi inglobata nell’abside dell’attuale basilica gotica. Venne in seguito ridotta per far posto, alla fine del XIV secolo, alla Cappella di Teodolinda degli Zavattari. L’edificio è stato oggetto di un accurato restauro nella metà degli anni Novanta. Anche per la Chiesa di San Maurizio (in Santa Margherita) la scarsità di personale di sorveglianza non permette una fruizione continuativa, ma negli ultimi anni ha attirato molto interesse dalle scuole, perché proprio lì, nel monastero benedettino di Santa Margherita (Xlll secolo) prese i voti Marianna De Leyva, divenuta suor Virginia, di cui si narra ne “I promessi sposi“.
Viene aperta periodicamente, grazie alla collaborazione con il Fai (Fondo ambiente italiano), delegazione di Monza che cerca di tenere acceso l’interesse verso la chiesa e di promuoverne l’iscrizione ai “Luoghi del cuore“ del fai, status che permetterebbe agevolazioni e finanziamenti in vista del necessario restauro. Ai primi del XVIII secolo la condizione dell’edificio risultava così precaria da richiedere degli interventi significativi che diedero alla chiesa l’aspetto che ancora vediamo ai giorni nostri. L’apertura alle scuole è un primo passo in vista della valorizzazione di altre chiese distrettuali del centro storico di Monza sotto la guida del Duomo, come Santa Maria in Strada, poco conosciuta, ma di fatto già aperta e visitabile anche individualmente; Santa Maria degli angeli, affidata al culto e alla cura delle comunità ucraina e filippina; e San Pietro Martire, aperta la domenica per le celebrazioni delle 10 e delle 21. Nel patrimonio del Duomo rientra anche la Biblioteca capitolare, a cui si accede durante gli eventi di Ville Aperte o su prenotazione, su richiesta delle scolaresche delle superiori. Conserva, fra gli altri, il documento di ammissione di Marianna De Leyva nel monastero.