STEFANIA TOTARO
Cronaca

Fallimento del “Cittadino”: all'imprenditore Davide Erba due mesi di tempo per presentare un piano che eviti il crac

Il termine è stato concesso dai giudici all'imprenditore brianzolo (che risiede a Dubai) editore del centenario bisettimanale, per cui la Procura di Monza ha chiesto la bancarotta

Davide Erba: l’imprenditore 44enne di Biassono che ora vive a Dubai è indagato per bancarotta fraudolenta

Davide Erba: l’imprenditore 44enne di Biassono che ora vive a Dubai è indagato per bancarotta fraudolenta

Monza, 18 Settembre 2025 – Il Tribunale di Monza ha concesso 60 giorni per presentare un piano di rientro dai debiti ed evitare il fallimento chiesto dalla Procura di Monza a Davide Erba, l'imprenditore 44enne di Biassono che ora vive a Dubai indagato di bancarotta fraudolenta anche nel suo ruolo di editore de "Il Cittadino", storico bisettimanale brianzolo. E' stato l'avvocato di Erba, Gianluca Minniti, a chiedere ai giudici un termine a favore delle società coinvolte, oltre al Cittadino, anche la Midarex di elettronica e la Midatronics di informatica. 

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La Procura ai giudici: fallimento per “Il Cittadino“

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"Condotte distrattive” 

Ipotesi a cui si era opposta la Procura, secondo cui dagli accertamenti sulle società dell'imprenditore emergerebbe "un possibile depauperamento del patrimonio dell'Editoriale Il Cittadino srl" attraverso "condotte distrattive dai conti corren

La richiesta di fallimento del giornale dell’editore Davide Erba è stata presentata al tribunale dai pm Carlo Cinque e Marco Santini
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ti societari" giustificate come "prestiti infruttiferi" ma "verosimilmente a personale vantaggio" di Erba che verserebbe "in uno stato di sofferenza finanziaria caratterizzato, tra le altre cose, anche dall'accumulo di debiti verso l'Erario e gli istituti di previdenza sociale". 

La villa di Giussano 

Altre condotte distrattive "per meri fini personali", secondo le indagini, sarebbero state attuate "anche a danno delle casse sociali della Midarex attraverso l'acquisto di opere d'arte, orologi di lusso ed immobili all'estero". Per le Fiamme gialle l'imprenditore "parrebbe avere avviato un processo di alienazione globale dell'intero patrimonio societario" vendendo anche la mastodontica villa a Giussano che era diventata sede della società di elettronica. Per i debiti con Erario e Previdenza sociale, però, sarebbe in corso una rateizzazione dei pagamenti.