Crac Bames ex Ibm e Celestica: 6 condanne per bancarotta fraudolenta

Riconosciuto il risarcimento dei danni morali di 5mila euro ciascuno a 63 ex lavoratori

Processo Bames: sei condanne per bancarotta fraudolenta

Processo Bames: sei condanne per bancarotta fraudolenta

Vimercate (Monza Brianza), 24 Aprile 2024 - Sei condanne e un'assoluzione. È la sentenza decisa dal Tribunale di Monza al processo che vedeva 7 imputati di bancarotta fraudolenta per il fallimento della Bames, la società vimercatese, ex Ibm poi Celestica, fiore all'occhiello della Silicon Valley brianzola e finita invece per chiudere i battenti nel 2013 lasciando a casa 850 lavoratori. I giudici hanno inflitto 8 anni all'anziano patron Vittorio Romano Bartolini, 6 anni al manager omonimo Giuseppe Bartolini, 4 anni e mezzo all'ex presidente di Celestica Italia Luca Bertazzini e al membro del collegio sindacale Riccardo Toscano, 4 anni e 3 anni e 8 mesi ai colleghi Salvatore Giugni e Angelo Interdonato. Assolto, come richiesto dalla Procura, l'ex ceo di Telit, l'israeliano Cats Oozi.

Concessa una provvisionale di 5 milioni di euro sul risarcimento dei danni alla curatela del fallimento e 5mila euro ciascuno per il danno morale ai 63 ex lavoratori della società. Il pm monzese Alessandro Pepè aveva chiesto condanne fino a quasi 10 anni. Il Tribunale ha assolto gli imputati da diversi capi contestati e altri sono stati dichiarati prescritti. Per i due Bartolini interdizione perpetua dai pubblici uffici. Sotto accusa un contratto di lease back e un finanziamento con cui Bames ha ottenuto circa 87 milioni di euro. Denaro che, in base alle ricostruzioni della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Monza, è servito per acquistare partecipazioni in altre società e per finanziare altre aziende del Gruppo, mentre Cats Oozi era imputato di avere dissipato 16 milioni di euro ai danni della Bames a favore di Telit Communication attraverso la controllata Telit Wireless Solutions.

La difesa degli imputati ha sostenuto che l'obiettivo era quello di ricollocare i dipendenti con un piano di reindustrializzazione condiviso con tutte le parti sociali che poi invece è naufragato a causa delle peggiorate condizioni del mercato del lavoro. Intanto i figli di Vittorio Romano Bartolini, Selene e Massimo, condannati in primo grado con il rito abbreviato a 4 anni e 8 mesi di reclusione, in appello hanno concordato per bancarotta da fraudolenta a semplice (reato estinto dalla prescrizione) e assoluzione per i reati fiscali.