
Tre milioni per rifare la copertura il cappotto esterno per l’isolamento sostituire i serramenti e rifare gli impianti
Un progetto di housing sociale nato male, proseguito ancora peggio e, purtroppo, ancora tutto da risolvere. Gli uffici comunali nei giorni scorsi hanno provveduto ad aggiudicare in via definitiva l’incarico per la manutenzione straordinaria delle case di via Victor Hugo a una nuova impresa.
La conclusione dell’intervento, dopo avere accumulato diversi ritardi, era stata annunciata per marzo 2025: andrà bene se finiranno entro la primavera 2026. Le case di via Hugo, nel quartiere Consonno, sono finite più volte alla ribalta quale esempio di disagi e degrado, immortalate dalle telecamere delle Iene.
La realizzazione risale ai primi anni 2000 con l’allora sindaco Gigi Perego. Case popolari sì, ma dovevano essere più che dignitose, tanto da affidare il progetto all’archistar Stefano Boeri. Purtroppo, fin da subito, ovvero dal 2008, si sono invece distinte per la situazione di disagio: acqua in molti dei 18 appartamenti in occasione delle giornate di maltempo, secchi posizionati un po’ qua e là anche in camera da letto, muffa ovunque. Una situazione insostenibile per i residenti che, temendo per la loro salute, avevano più volte invocato un intervento risolutore. Non avevano però previsto le conseguenze del loro gesto: il trasferimento in altre case comunali del territorio. "Serve un intervento completo – aveva dichiarato Giuseppe Borgonovo, assessore ai Lavori pubblici – per riqualificare tutto. La stima è di 1,7 milioni di euro. Non possiamo più permetterci di pensare che il problema si rivolva con piccole manutenzioni". Il progetto di fattibilità tecnica ed economica, però, era già al rialzo: 2,3 milioni di euro, diventati 2,6 con il progetto definitivo ed esecutivo del dicembre 2022. Ora si è arrivati a sfiorare i 3 milioni. Il tutto per rifare completamente la copertura in lamiera, fare il cappotto esterno per l’isolamento, sostituire serramenti, rifare gli impianti.
Nella primavera 2023 era stata indetta la gara d’appalto, nel settembre dello stesso anno individuata l’impresa vincitrice. Il sindaco Alberto Rossi manifestava fiducia, evidenziando che i lavori da contratto dovevano durare 500 giorni. In realtà sono finiti prima. Anzi, è l’impresa che ha deciso di finire in anticipo comunicando nel marzo 2024 di voler rinunciare all’incarico. I lavori sono ancora quasi tutti da eseguire. Dopo un’attesa di ben quindici mesi ecco l’incarico affidato a un’altra impresa che aveva partecipato alla gara.
Se tutto va per il meglio, i primi inquilini potranno mettere piede in quelle abitazioni alla fine della primavera 2026. Con il problema dell’emergenza abitativa particolarmente avvertito in città, quegli alloggi sono attesi da tutti con impazienza.
Gualfrido Galimberti