STEFANIA TOTARO
Cronaca

Ciclista travolto e trascinato da un camion. Ma l’autista non è un pirata della strada

Niente accusa di omissione di soccorso e patente di guida restituita dopo tre mesi per il responsabile. L’uomo che ha arrotato e ucciso il 91enne in bici in viale Battisti non si sarebbe reso conto di nulla.

Si indaga solo per omicidio stradale

Si indaga solo per omicidio stradale

Niente accusa di omissione di soccorso e patente di guida restituita dopo tre mesi per il camionista che ha arrotato e ucciso in viale Cesare Battisti un ciclista 91enne, trascinato insieme alla sua bicicletta per oltre 500 metri. Per il tragico incidente costato la vita ad Aristide Frascadore, milanese appassionato delle due ruote nato il giorno di Natale del 1933, la Procura di Monza sta indagando per omicidio stradale nei confronti del conducente del Tir, romeno di origine ma da anni residente in Brianza, che però non è ritenuto un pirata della strada.

Secondo la ricostruzione del fatto accaduto la mattina del 18 aprile scorso e che dovrà essere confermata dalla perizia sulla dinamica disposta dalla magistratura di cui si attende l’esito, il ciclista procedeva affiancato all’autoarticolato in viale Battisti. All’altezza dell’incrocio con via Dante è stato agganciato dal mezzo pesante e, probabilmente a causa dei soliti pericolosi angoli ciechi dei Tir, il conducente non si è reso conto della tragedia e ha proseguito su viale Battisti, ha svoltato a sinistra in viale Brianza e proprio davanti alla Villa Reale il corpo del ciclista si è sganciato ed è rimasto a terra, mentre la bicicletta nera da corsa è stata trovata ad un’altra ventina di metri di distanza in direzione di Vedano al Lambro, poco prima dell’ingresso del parco di viale Cavriga.

Per tutto il percorso una striscia di sangue sull’asfalto, mentre il caschetto nero della vittima, tutto schiacciato, è stato trovato in mezzo alla carreggiata poco dopo il punto dell’impatto. Sul posto erano arrivati gli uomini della polizia locale di Monza che, grazie alle indicazioni dei testimoni oculari e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, hanno identificato l’azienda proprietaria del mezzo e il conducente alla guida, bloccato poco distante a Biassono. Sottoposto ad alcoltest, l’autista, che ha dichiarato di non essersi accorto di nulla, è risultato negativo. Al momento non emergono ipotesi di omissione di soccorso e la sospensione della patente di guida, scattata in seguito alle indagini per omicidio stradale, è durata solo tre mesi. Il tragico incidente era stato causa di un forte congestionamento del traffico nella zona a causa dei rilievi su un’area di oltre 1000 metri.

Lo stesso incrocio, ma nell’opposta carreggiata, nel luglio 2024 è stato lo scenario di un duplice omicidio stradale. Vittime due centauri, Fabio Castelli e Manuel Luca Montella. I loro scooter, che procedevano parallelamente, si sono schiantati contro un suv guidato da una 53enne milanese che stava attraversando l’incrocio, lasciandogli la portiera sfondata.

S.T.