
Marco Cutrona, residente a Cinisello Balsamo (Milano), investito e ucciso a 20 anni sul monopattino
Milano – Marco Cutrona, sul monopattino, ha attraversato l'incrocio di via Canova sulla corsia ciclabile di corso Sempione, che termina proprio sull'altro lato della strada. Il conducente dell’Audi TT avrebbe dovuto rallentare e accertarsi che nessuno stesse passando in quel momento, in presenza dell'attraversamento ciclopedonale e con semaforo lampeggiante. L'impatto è avvenuto nel tratto finale, sul lato più vicino all'Arco della Pace. Ecco la ricostruzione dell’incidente mortale fatta dai ghisa: il ventenne è stato sbalzato a una ventina di metri di distanza, sullo spartitraffico lato via Melzi d'Eril. Un impatto che lascia pensare che la macchina stesse viaggiando a velocità sostenuta.

Cutrona è stato investito a due passi dall'Arco della Pace e sbalzato in avanti per diversi metri. Lo schianto letale contro lo spartitraffico. Così è morto nella notte tra il 19 e il 20 giugno 2025. Cutrona, nato a Milano e residente a Cinisello Balsamo, è stato travolto all'incrocio tra corso Sempione e via Canova: inutili i soccorsi e la corsa in ambulanza all'ospedale Niguarda.
L'incidente è avvenuto attorno alle 3.30. Al volante dell'auto c'era un cinquantenne, che si è fermato per chiedere aiuto al 112: è risultato positivo alla prova dell'etilometro e negativo al pretest per l'assunzione di stupefacenti. I primi rilievi degli agenti del Radiomobile della polizia locale, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, dicono che il giovane in monopattino stava percorrendo corso Sempione proveniente dalla periferia.

L'urto è stato devastante: il ventenne è stato proiettato in avanti per diversi metri, finendo contro lo spartitraffico: a terra è stato trovato un casco, anche se non è chiaro se il giovane lo indossasse o se l'avesse soltanto allacciato.Il giovane Cutrona è stato subito soccorso, ma le sue condizioni sono parse immediatamente gravissime: è morto dopo il ricovero al Niguarda.
Il conducente dell’Audi TT rischia l'accusa di omicidio stradale, aggravato dalla guida in stato di ebbrezza. Sì, perché la prova dell'etilometro, stando alle prime informazioni, ha dato esito positivo. Com'è prassi in questi casi, il pm di turno ha disposto l'autopsia e il sequestro dei due veicoli e del casco.