GIULIANO MARIA GALIMBERTI
Cronaca

Caso Vefer: rimpallo di accuse

Il contenzioso con la Vefer si è chiuso da un paio di mesi: una vittoria per il Comune al Consiglio...

Il contenzioso con la Vefer si è chiuso da un paio di mesi: una vittoria per il Comune al Consiglio...

Il contenzioso con la Vefer si è chiuso da un paio di mesi: una vittoria per il Comune al Consiglio...

Il contenzioso con la Vefer si è chiuso da un paio di mesi: una vittoria per il Comune al Consiglio di Stato. Risultato non da poco: il rischio, come da sentenza del Tar, era quello di dover versare oltre 21 milioni all’azienda come risarcimento danni. Scampato il pericolo, la vicenda è tutt’altro che chiusa: in Consiglio duro scontro tra le forze politiche, quando la maggioranza ha invitato il sindaco Laura Borella a fare una relazione sull’intera vicenda.

Il primo cittadino ha ripercorso tutta la vicenda iniziata tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90. Al centro della questione un terreno acquistato dalla Vefer, avendo già destinazione urbanistica compatibile con la sua attività, per espandere i capannoni. Lo stesso terreno negli anni era stato poi scelto dalle amministrazioni per un piano residenziale (offrendo all’azienda la possibilità di collocare altrove capannoni provvisori). Il tutto era stato regolamentato da una convenzione che garantiva alla Vefer il diritto di costruire capannoni sul terreno in questione qualora l’intervento residenziale non fosse andato a buon fine.

Risultato: l’amministrazione Monguzzi aveva cancellato tutto preferendo la destinazione agricola. Il sindaco non ha risparmiato critiche: "Cancellato in un colpo solo l’ambito di trasformazione, che era però disciplinato da una convenzione. Comune esposto a rischi enormi, abbiamo rischiato il dissesto". In aula tutti si sono presi i meriti per la vittoria al Consiglio di Stato. Fabio Meroni (Prima Lissone) è stato il più schietto e il più amareggiato: "Questa vicenda è una sconfitta per tutti".

G.G.