SARA BALDINI
Cronaca

Femminicidio a Poggiridenti: la 75enne Emilia Nobili uccisa a coltellate dal marito che aveva riaccolto in casa

Sondrio, l’ex insegnante aveva ritirato la denuncia nei confronti del coniuge già arrestato in passato per precedenti episodi di violenza. Il 65enne Mohamed Rebami rintracciato a Lecco dopo la fuga e portato in carcere: è reo confesso

I carabinieri intervenuti a Poggiridenti, in provincia di Sondrio, dove Emilia Nicoli è stata uccisa in casa dal marito

I carabinieri intervenuti a Poggiridenti, in provincia di Sondrio, dove Emilia Nicoli è stata uccisa in casa dal marito

Poggiridenti (Sondrio), 2 agosto 2025 – Delle loro frequenti ed accese liti il vicinato era a conoscenza, ma dopo ieri sera non ce ne saranno altre perché Mohamed Rebami ha ucciso la moglie Emilia Nobili, 75 anni, nella loro casa di Poggiridenti, in provincia di Sondrio, dove vivevano insieme.

L’aggressione

Il femminicidio è avvenuto nella zona alta del piccolo paese valtellinese, ieri sera venerdì 1 agosto intorno alle 23. La vittima, Emilia Nobili, ex insegnante, classe 1949, è stata uccisa a coltellate. ll marito 65enne di origini marocchine che in precedenza già stato arrestato e allontanato da casa per aver ripetutamente picchiato la moglie. 

SONDRIO, OMICIDIO A POGGIRIDENTI ALTO - foto (ANSA/ANP)
La palazzina a Poggiridenti dove Emilia Nicoli viveva con il marito

La scelta

La coppia ha anche un figlio, che si era trasferito altrove dopo che la madre aveva deciso di ritirare la denuncia contro il genitore e riaccoglierlo in casa. Dopo di allora i rapporti tra loro avevano tuttavia ripreso a peggiorare, sino al tragico epilogo di ieri sera.

SONDRIO, OMICIDIO A POGGIRIDENTI ALTO - foto (ANSA/ANP)
I carabinieri fuori dall'abitazione di Poggiridenti dove la 75enne è stata uccisa dal marito

L’arresto

A lanciare l’allarme, venerdì notte, sono stati i vicini. Quando i carabinieri sono intervenuti sul posto insieme ai soccorritori per l’ex professoressa di lettere era ormai troppo tardi. Il marito si è era intanto dato alla fuga. Salito in macchina ha raggiunto Lecco dov’è stato poi fermato durante un controllo di routine da una pattuglia dei carabinieri. È stato lui stesso a confessare ai militari dell’Arma di aver ucciso la coniuge. Portato in caserma, ha fornito ulteriori dettagli sull’omicidio permettendo ai militari di Sondrio di rinvenire nei pressi dell’abitazione gli abiti che indossava al momento dell’omicidio, di cui si era disfatto, e l’arma.  

L’arresto e il carcere  

Per lui sono scattate le manette e la custodia in carcere, a disposizione dalla Procura di Sondrio che dovrà ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio. Il gip, nella giornata di oggi, dovrà convalidare l’arresto e la carcerazione. Da quanto si apprende, l'uomo si recava spesso in Marocco e aveva scelto di convertirsi al cristianesimo per potersi sposare in chiesa.