
Presto campi fotovoltaici in via Groane
Un parco fotovoltaico al Villaggio Snia. È il progetto a cui sta lavorando l’Amministrazione comunale. L’area individuata è quella del sito orfano di via Groane e la vicenda, sebbene non sia conosciuta nei suoi dettagli, è di notevole rilevanza. Il termine già dice molto agli addetti ai lavori. Per sito orfano, infatti, si intende un’area che ormai non è più nella piena disponibilità di privati e, tuttavia, ha bisogno di un intervento significativo per la bonifica definitiva. L’area di via Groane è stata a lungo riconducibile a una proprietà, ovvero la Immobiliare Snia Srl, che ora è in liquidazione. Probabilmente proprio a causa dei problemi che stava affrontando la proprietà non è mai riuscita a dare concretezza al progetto di bonifica dell’area, realizzato e approvato addirittura nell’autunno di nove anni fa. Proprio l’inadempienza ha portato la Regione Lombardia a classificare quell’area come sito orfano, scelta poi ribadita nel 2021 quando è stata inserita negli elenchi del ministero della Transizione ecologica. Ovviamente questa classificazione non aveva solo lo scopo di fare una mappatura dei casi esistenti sul territorio nazionale, ma anche quello di finanziare ove possibile l’attività di bonifica e recupero. Se l’area situata al margine occidentale della città dice poco ai cesanesi, i numeri risultano invece piuttosto eloquenti: per il sito orfano della Snia è previsto un intervento da 11,8 milioni di euro. La fetta più grossa è garantita dal Pnrr, che mette a disposizione 9 milioni di euro. Altri 2,8 milioni sono stanziati direttamente dalla Regione.
"Cesano Maderno - sottolinea il sindaco Gianpiero Bocca - è l’unico Comune, oltre a quello di Milano, che la Regione ha considerato in grado di gestire direttamente l’operazione di bonifica e riqualificazione. In tutti gli altri casi è la Regione stessa che interviene direttamente". Nel frattempo è maturata l’idea su come riconvertire quell’area: essendo all’interno del Parco Groane e confinante con l’oasi Lipu, si è scartata l’idea della cementificazione privilegiando l’ipotesi di un parco fotovoltaico. Siamo allo studio di fattibilità.