STEFANIA TOTARO
Cronaca

Aggressione nel parcheggio di un supermercato a Giussano, Said Cherrah troppo violento: non potrà incontrare la ex al processo

Dovrà seguire da remoto l'udienza al Tribunale di Monza che lo vede accusato di tentato omicidio dopo aver minacciato la ragazza davanti al giudice di Como che l'aveva condannato a 11 anni di carcere per averla perseguitata e colpita con l'acido al viso

L'aggressore Said Cherrah e il luogo dell'accoltellamento

L'aggressore Said Cherrah e il luogo dell'accoltellamento

Giussano (Monza Brianza), 6 Giugno 2025 - Questa volta seguirà dallo schermo di un computer l'udienza per avere cercato di uccidere la ex. Said Cherrah, 26enne di origini marocchine residente a Broni nel Pavese, al processo al Tribunale di Como, dove a gennaio è stato condannato a 11 anni per avere perseguitato e lanciato acido sul volto della sua ex, ha insultato e minacciato la giovane e anche la sua avvocata.

"Se ti prendo ti ammazzo appena ti becco, tanto prima o poi esco", le sue parole. Una furia che la legale, Daniela Danieli, ha voluto evitare che si ripeta mercoledì, quando il 26enne sarà chiamato al Tribunale di Monza per il processo con il rito abbreviato davanti alla gup Angela Colella per tentato omicidio nei confronti della stessa ragazza, una 24enne marocchina che abita a Erba.

Said Cherrah
Said Cherrah

L'avvocata ha chiesto ed ottenuto dalla giudice che l'imputato segua da remoto l'udienza per i fatti dello scorso 9 dicembre che gli sono contestati. "Io so sempre dove sei", avrebbe detto alla sua ex costringendola a salire sulla sua auto nel parcheggio del centro commerciale in via Prealpi a Giussano, dove l'ha colpita ripetutamente al volto, ha tentato di strangolarla con un cavo usb, tra la gente indifferente alle sue urla e poi l'ha colpita con una coltellata alla schiena. A salvarla un angelo custode, un automobilista che finalmente si è fermato, l'ha fatta salire e l'ha portata lontano dalla morte. Quel pomeriggio la 24enne, che era stata ricoverata all'ospedale San Gerardo di Monza con una prognosi di 21 giorni, era nel suo giorno libero dal lavoro e doveva incontrare un'amica per andare a mangiare il sushi al centro commerciale di Giussano.

Cherrah, che quel giorno aveva avuto un permesso per lasciare gli arresti domiciliari che gli erano stati imposti proprio per i ripetuti episodi persecutori a carico della ex fidanzata, le aveva lampeggiato con i fari dell'auto per farla fermare, poi l'avrebbe obbligata a salire sull'auto. Prima le avrebbe chiesto 300 euro per andarsene, poi l'avrebbe picchiata, tentato di strangolarla con un cavetto, infine accoltellata alla schiena mentre la giovane scappava dalla vettura. Dopo vari tentativi di chiedere invano aiuto urlando, un automobilista ha avuto il coraggio di caricarla in auto e portarla in salvo.

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Il 26enne, che dopo l'aggressione è tornato verso casa e ha chiamato il suo legale, ha raccontato che stava ancora insieme alla ragazza, che in carcere gli faceva avere soldi e regali e che si erano dati appuntamento.