
Gaetano Morazzoni era nato nel novembre 1932 a Bovisio Masciago
Milan, 25 giugno 2025 – Si è spento oggi, all'età di 92 anni (ne avrebbe compiuti 93 a novembre), Gaetano Morazzoni. Avvocato e politico fu presidente del Milan dal 30 ottobre 1980 al 18 gennaio 1982, in uno dei periodi più bui della società rossonera. Diventò presidente nell'ottobre del 1980 dopo la retrocessione d'ufficio in Serie B dovuta allo scandalo del Totonero che era costato la radiazione al presidente Felice Colombo. Questo il cordoglio espresso della società rossonera sui propri canali social: "Il presidente Morazzoni è stato alla guida del nostro Milan in un momento storico molto delicato e molto particolare. Signorile nell'avvocatura, appassionato nello sport”. I vertici del Milan, assieme alla squadra e a tutti i tifosi rossoneri si sono stretti accanto alla famiglia e hanno espresso le loro condoglianze. I funerali si terranno giovedì mattina 26 giugno nella chiesa parrocchiale di San Vittore a Rho, dove risiedeva. Il Milan ha pianto, appena due mesi fa, la scomparsa di un altro ex presidente, Giuseppe Farina, che gestì il club ereditato proprio da Morazzoni dal 1982 al 1986, anno in cui si aprì l’era Berlusconi.

La passione per la politica
Originario di Bovisio Masciago, in Brianza, Morazzoni ha avuto un passato oltre che calcistico, anche politico. Deputato per la Democrazia Cristiana nelle due legislature parlamentari 1976-1979 e 1979-1983 è stato più volte assessore nelle Amministrazioni comunali di Milano e di Rho. È stato anche vicepresidente di
F ondazione Fiera Milano e presidente della Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate. In quest’ultima veste scontò una condanna per falsa testimonianza nelle inchieste di Tangentopoli.Gli anni all’inferno
Tornando agli anni che lo hanno visto ai vertici rossoneri, Morazzoni ha guidato una delle fasi più delicate e buie della storia della prima squadra di calcio milanese: dal 30 ottobre 1980 al 18 gennaio 1982, quando il Milan era appena stato retrocesso d’ufficio in Serie B a causa dello scandalo Totonero, che aveva portato anche alla radiazione dell’allora presidente Felice Colombo. Alla sua prima stagione, riportò subito il Milan in Serie A, ma si dimise nel gennaio 1982, con la squadra nuovamente in grandi difficoltà in campionato, lasciando il posto a Giuseppe Farina.
Lo scandalo “Calcioscommesse”
Lo scandalo del calcioscommesse, nel 1980, ha scosso come un terremoto le fondamenta del calcio italiano alla fine degli anni Settanta. La prima partita della combine, l’amichevole fra Palermo e Lazio conclusa con un pareggio “concordato”, fece partire una valanga inarrestabile. Risultò successivamente truccata anche Milan-Lazio del 6 gennaio 1980, finita con la vittoria dei milanisi per 2 gol a 1.
Ne seguirono altre nel corso di quel campionato, che accesero i riflettori della giustizia sportiva. Che fra metà maggio e metà giugno, a campionato terminato, emise delle condanne nei confronti delle 7 squadre coinvolte: Avellino, Bologna, Lazio, Milan e Perugia per la Serie A, e Palermo e Taranto per la Serie B. Proprio il Milan fu il più pesantemente sanzionato con la retrocessione in B nel campionato successivo del 1980-1981, mentre altre 4 squadre – Avellino, Bologna, Perugia, Lazio – se la “cavarono” con 5 punti di penalizzazione. Il presidente del Milan Felice Colombo assieme al calciatore Enrico Albertosi furono radiati.
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