
Sandro Tonali
Milano, 11 aprile 2025 - “Collettore” delle scommesse di altri calciatori di Serie A. Sandro Tonali, con Nicolò Fagioli, avrebbe “diffuso e pubblicizzato” piattaforme illegali, secondo quanto scritto dai pm di Milano Paolo Filippini e Roberta Amadeo negli atti dell'inchiesta. Un nuovo filone del caso calcioscommesse sul campionato italiano, per fatti avvenuti tra il 2021 e il 2023, con 12 calciatori indagati.
Sandro Tonali
Tonali era già stato squalificato a livello sportivo: 18 mesi, 8 commutati in prescrizioni alternative, e ammenda di 20.000 euro, per via delle attenuanti per l'ammissione di colpa, in particolare per le scommesse effettuate sulle sue ex-squadre, Brescia e Milan, e per la certificazione della necessità di un percorso terapeutico. Anche la Federcalcio inglese lo aveva condannato per scommesse: due mesi per le puntate effettuate dopo il suo trasferimento al Newcastle, 50 violazioni tra agosto e ottobre 2023
Una nuova squalifica, per il centrocampista santangiolino della Nazionale italiana, arriverebbe soltanto se si riscontrassero azioni sanzionabili diverse rispetto a quelle già prese in esame. Saldato il debito con la giustizia sportiva, ora risulta comunque indagato per contravvenzioni punibili con l'arresto fino a 3 mesi: per avere giocato su piattaforme illegali di scommesse e poker, oltre che per per averle pubblicizzate.
Il racconto del percorso di recupero
Il calciatore ex Milan, di recente, aveva raccontato il proprio percorso a Cronache di spogliatoio: “Ho lavorato per un anno con lo psicologo, lo incontravo quattro volte a settimana. È stata dura: non potevo prendere farmaci a causa dell'antidoping. È difficile far capire l'errore a chi non ha le basi per comprendere l'errore perché ha già tutto”. E ancora: “In Inghilterra ho vissuto mesi senza telefono e tablet. Non guardare social e tv mi ha alleggerito completamente. So che ho sbagliato, ho pagato e lavorato per essere un uomo migliore. All'inizio, invece non avevo ancora capito il mio errore e la mia testa mi diceva: Sandro, non hai sbagliato. Era quello il pericolo”.
Chi è Sandro Tonali
Tonali è rientrato in campo nel frattempo, dopo la cessione dal Milan al Newcastle per un valore vicino a 60 milioni. Il 24enne, in stagione, è tornato a mettersi in luce anche con la maglia della Nazionale italiana, anche con un gol a San Siro contro la Germania in Nations League. Tanto che la Juventus starebbe trattando con il club inglese per un suo ritorno in Italia, a una cifra i 70 e gli 80 milioni. Nato a Lodi e cresciuto a Sant'Angelo Lodigiano, Tonali ha dato i primi calci al pallone con le maglie di Lombardia 1, Piacenza e Brescia, dove ha esordito tra i professionisti prima di passare al Milan: “Ok, basta, ora mi diverto e non penso più a niente”, ha raccontato di aver pensato. “Ero un ragazzino di vent'anni, a Milano con la fidanzata, con un sacco di soldi. Giocavo nella mia squadra del cuore, non avevo più obiettivi. Ho avuto difficoltà perché questi ragionamenti che facevo fuori dal campo si rispecchiavano in campo”. Il 24enne ha aggiunto: “Se non fai il mio stesso percorso, se non perdi niente, è difficile capire l'errore. Se domani perdessi il lavoro e la famiglia, comprenderesti immediatamente di aver sbagliato qualcosa. Ti scatterebbe dentro automaticamente un esame di coscienza”. Tonali, nello scontare la pena, ha sostenuto diversi incontri per parlare della sua esperienza, nelle fabbriche come nelle scuole.
Gli incontri nelle fabbriche e nelle scuole
“La gente veniva e mi chiedeva il modo di smettere. Altri mi raccontavano che dopo aver visto cosa mi era successo si erano spaventati e avevano smesso, per l'ansia. Tanti, anche adesso, mi scrivono sui social che hanno bisogno di una mano. Io cerco di aiutare, tutti è impossibile”. E ancora: “In fabbrica mi hanno detto che l'80% degli operai avevano problemi col gioco. C'era gente che guadagnava 1000-1700 sterline e ne spendeva 1.200 al giorno. In una scuola ho conosciuto un 15enne e ho capito che giocava d'azzardo perché usava dei termini tecnici. Ma sosteneva di non aver mai giocato. Ormai ovunque ci sono pubblicità, se hai una carta di credito è molto facile farsi prendere”.