LUCA MIGNANI
Milan

Milan, il giorno di Modric: “Questo è un club mondiale, qui per riportarlo al top”

Presentazione dell'ex Real Madrid: “Allegri è un vincente, il numero uno. Qualificarsi alla Champions è l'obiettivo minimo”

Dopo 13 anni al Real Madrid, Luka Modric è un giocatore del Milanm

Dopo 13 anni al Real Madrid, Luka Modric è un giocatore del Milanm

Milano, 4 agosto 2025 - “Mi sono preparato per arrivare nel modo migliore, ho visto le amichevoli e tante cose positive contro Arsenal e Liverpool, spero si possa continuare su questa strada”. Sono le prime parole di Luka Modric, presentato oggi a Casa Milan. Dopo 13 anni (28 titoli e un Pallone d'oro) al Real Madrid, il 39enne è pronto per la nuova avventura. “Emozionato? Sì, non è questione di età per le emozioni. L'addio al Real Madrid è stato molto emozionante, ad esempio. Sono cresciuto guardando il calcio italiano e il Milan era la squadra che tifavo. Tutti i miei idoli (come Boban, ndr) sono passati dal Milan. Questo resta uno dei club migliori del pianeta, basta guardare i titoli europei in bacheca”. Sui prossimi obiettivi: “Qualificarsi alla Champions è lo step numero uno, il minimo. Ma il Milan deve arrivare al livello più alto possibile e vincere. Ed è anche il mio obiettivo. Vincere fa parte di me ed è quello che voglio portare alla squadra. Sempre con umiltà e lavorando duro, la chiave è questa”. Su quello vuole dare al Milan: “Voglio portare tutta la mia esperienza. So che ci sono aspettative altissime, ma non c'è problema: sono pronto a raccogliere la sfida. Ho seguito il campionato, ci sono tanti giocatori croati: è molto competitivo. Spero che l'Italia torni ad avere le squadre più forti al mondo. Il campionato spagnolo è diverso e so di dovermi abituare” Modric ha avuto diversi consiglieri: “Del Milan ho parlato con Boban, anche se non di recente. Ho parlato con Ibrahimovic. E anche Ancelotti mi ha detto solo cose meravigliose di questo club. Ho battuto in Champions la Juve di Allegri? Sì, non avrà dei bei ricordi. E non farò riferimenti a quella partita. Ho parlato con lui e sono felice. È il numero uno, un vincente” . Tra i suoi obiettivi, anche il Mondiale 2026: “Presto per parlarne. Il mio obiettivo è giocarlo, chiaro, ma prima bisogna qualificarsi. Poi un altro anno al Milan? Non mi piace parlare del futuro, ho i piedi per terra e vivo nel presente. Voglio cominciare con il piede giusto questa nuova avventura, riportando il club al livello che mi ha chiesto e che merita”. Sul contatto col Milan: “Tare è venuto in Croazia per parlare con me ed è stato molto importante, un momento fondamentale nel quale è scattato qualcosa. È venuto e mi ha spiegato ogni cosa del progetto. Ho parlato con la mia famiglia e le persone vicine, ma sapevo già che avrei scelto il Milan. Ho capito subito quanto mi volessero. Ora voglio ripagare”. Poi, una curiosità: “L'ultimo 40enne arrivato al Milan è stato Ibra e ha portato lo scudetto? Conoscevo questo dato. Spero possa succedere qualcosa di simile, sarei felicissimo”. Sul tam-tam in merito al ritorno di Galliani: “Non ho parlato con lui. So quello che ha fatto qui, ma è l'unica cosa che posso dire. Quello che ha fatto con Berlusconi è stato straordinario, ai tempi il Milan era il club numero uno al mondo”.

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