ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Rose Villain: “Avevo un ragazzo che mi ripeteva ‘non ce le farai mai’, quanto godo ora. Davanti a Fibra o Geolier ho stizza”

Con il nuovo album “Radio Vega” la rapper milanese vuole andare oltre: “Canto le mie insicurezze, amore, fragilità. Amo la lettura, ho incontrato Chuck Palahniuk. E il mio luogo preferito è l’Ossario di San Bernardino”

Rose Villain, all’anagrafe Rosa Luini, 35 anni, reduce dal secondo Sanremo di fila

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MILANO – Siete sintonizzati su Radio Vega . La luna si tinge di rosso e piove pura. Giorno perfetto, quello di ieri, per immergersi negli umori dell'album con cui Rose Villain prova a capitalizzare il suo secondo Sanremo . Il Festival della conferma, a dispetto del 19° posto racimolato da una “Fuorilegge” che, dopo un mese di classifica, continua a guardare il mondo dall'alto al basso godendosi la 7a posizione. In uscita venerdì prossimo, “Radio Vega” rappresenta per la rapper milanese un passo avanti rispetto al predecessore “Radio Sakura” , ma anche rispetto alla stessa “Fuorilegge”, grazie alle presenze di amici come Guè , Chiello , Lazza , e alla coppia Geolier-Fabri Fibra suoi compagni di giuria nel contest “Nuova scena”.

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Il marito Sixpm, al secolo Andrea Ferrara, coproduttore del prezioso manufatto, racconta che l’illuminazione è arrivata in una cupa giornata di ottobre, quando, alle 5 di mattina, ha trovato la sua dolce metà adagiata sul divano della loro casa newyorkese con la chitarra in mano che, alzando lo sguardo da Bambi, gli ha detto “So tutto…”, aggiungendo, dopo un attimo di esitazione, “rosso, stelle, serpenti…” perché lei parla per immagini. Quelle che il 23 settembre Rosa Luini, in arte Rose Villain (“pure mio padre Franco, per scherzare, ha cominciato a firmarsi Frank Villain”) riunisce sul palco del Forum nella tappa milanese di Radio Trilogy (Gotham, Sakura, Vega) il tour che la porta per la prima volta alla conquista dei palasport.

Qual è stata la visione da cui è partita la creazione di questo disco?

“Ho pensato ad un viaggio cosmico che superasse i confini terreni per poter abbracciare l’arte in tutte le sue forme. Un viaggio verso la costellazione della Lira, simbolo celeste dello straziante amore di Orfeo e Euridice; lei muore e lui passa la vita a cantare canzoni tristi, in linea con l’animo blu delle mie”.

Qual è il significato di questo album?

“Ogni disco è un po’ il mio diario segreto, quello che non tengo sotto al letto, ma nel cuore. Un’agenda in cui annoto le fatiche, gli amori finiti male, la voglia di riscatto che mi porto dietro. Se nei due dischi precedenti cercavo l’approvazione del pubblico, questo è un diario aperto, senza mediazioni”.

Tredici titoli, due citano serial killer.

“Sono un’appassionata di thriller. Ecco perchè un pezzo l’ho dedicato a Patrick Bateman, il ventiseienne psicopatico di ‘American psycho’, il mio film preferito. D’altronde ho un animo scuro, amo i cimiteri e l’Ossario di San Bernardino è il mio luogo magico di Milano. Bret Easton Ellis, autore di ‘American psycho’, non l’ho ancora conosciuto, ma Chuck Palahniuk sì. È accaduto ad una presentazione libraria dove sono andata a farmi firmare la mia brava copia (nella dedica ha scritto ‘prendi il mondo per le palle’ e abbiamo fatto una foto in cui mi strangola). Leggere è una mia passione e fra gli autori che ho incontrato c’è pure Nicola Lagioia”.

La sua non è stata una marcia trionfale fin dall’inizio.

“Le persone ambiziose intimoriscono e in molti mi chiedevano se nella vita avessi un piano b. Sono stata pure con un ragazzo che continuava a ripetermi: non ce la farai mai. Facile immaginare quanto godo ora… Insomma, porte in faccia ne ho prese tante, ma siccome per me sono uno stimolo, non hanno rappresentato mai un problema”.

Un piede lo tiene sul palco e l’altro in tv. Vista la seconda stagione de talent show rap “Nuova scena” su Netflix.

“Già, un'avventura che all'inizio mi intimoriva. Per il fatto di dover giudicare gli altri. Sono bravina a rappare, ma davanti a gente come Fibra o Geolier... mi rimane solo la stizza, il desiderio di esprimermi, e quella in un ragazzo la posso giudicare. Quest'anno debbo dire che c'è un ottimo livello. Geolier è un amico mentre Fibra è il mio brontolone preferito, avendone viste di tutti i colori, ha un giudizio affilato e preciso su tutto. Ed è uno che ai giovani talenti tiene moltissimo”.