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Lazza a San Siro, porta sul palco la mamma: “Questo è merito tuo”. Quaranta canzoni per tre ore di show (e superospiti)

Debutto al Meazza per il cantante che regala alla madre una Birkin di Hérmes. Al live di Milano tanti colleghi e amici: da Fabri Fibra a Laura Pausini, passando per Emis Killa, Marracash e Jake La Furia

Lazza durante un suo concerto (foto JACOPO ROSSINI)

Lazza durante un suo concerto (foto JACOPO ROSSINI)

Il 9 luglio 2025 non stato è un giorno come tanti per Lazza. Per il cantante oggi si è realizzato un sogno: il suo primo concerto a San Siro. “Stadio di San Siro siete pronti? Stasera qui per voi una squadra da Champions!" ha tuonato la voce che di solito annuncia la formazione del Milan: è partita così Locura+Opera, il primo live di Lazza al Meazza. Lazza per l'occasione oltre alla band ha voluto sul palco un'orchestra, con la presentazione di tutti i musicisti.

Prima dell’ingresso sul palco, a San Siro è stata diffusa la sua voce per Ouverture 3. "Io sono lo stesso di quando non c'era champagne e caviale" ha cantato con tutto il pubblico, accompagnato da lingue di fuoco. Poi è toccato ad Abitudine, brano dell'ultimo album Locura. "Buona sera San Siro: è tutto il giorno che aspetto di dirlo, Benvenuti". "Che emozione. In questo tempio di mostri sacri stasera voglio giocare anche io' ha aggiunto prima di attaccare con Molotov e Zonda. Questo è stato solo l’incipit di uno show-fiume

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Il primo ospite a sorpresa sul palco di Lazza, nel suo primo concerto a San Siro, è stata sua madre. "Vieni socia volevo farti vedere che meraviglia" ha detto andandola a prendere dietro al palco e portandola al centro, commossa. "Questo è merito tuo e anche se un giorno sì ci scorniamo e pure l'altro, mi sembra giusto ringraziarti" ha detto porgendole una borsa dal colore arancione che contiene, ha detto, una Birkin di Hérmes. Lei si è schermita dopo averlo abbracciato: "Il regalo non è niente rispetto a quello che ha sopportato in questi trent'anni" ha aggiunto prima di riprendere con la musica. 

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Ma è solo il primo degli ospiti di uno squadrone che va da Fabri Fibra a Laura Pausini, passando per Emis Killa, Marracash e Jake La Furia. Per Mob lo hanno accompagnatoSalmo & Nitro "due persone che mi hanno insegnato come si sta qua sopra" e poi Kid Yigi per Mezze verità. Poi è stato il momento di Portocervo, uno dei suoi primi successi, del 2019. "Questa la cantate voi" ha detto al pubblico mentre partiva l'attacco di Panico. Ma sono stati più di quaranta i brani in scena.

Lazza ha cantato Ouverfour inizialmente solo con l'accompagnamento del piano: lui con indosso smoking, camicia, papillon e cappellino. Sul palco anche la compagna Greta Orghinser perché "le cose quando sono belle si fanno in famiglia e noi siamo una bellissima famiglia, col piccolino". E’ stato questo il momento più intimo, accompagnato al piano dal maestro Zielinski, di questo spettacolo prodotto da Vivoconcerti e disegnato dallo studio Blearred con un palco contornato di maxischermi led con una ventina di bocche di fuoco.

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Poi al piano si è messo lo stesso Lazza per Catrame, cantato con Tedua. Lazza poi ha indossato la maglia del Milan, il numero 1 e la scritta Tino. Successivamente è stato il momento di Anna per BBE. "Te lo meriti troppo" gli ha detto, prima di lasciare il posto a Emis Killa e Jake La Furia per No insta. "Sono orgoglioso di te come se fossi mio figlio" lo ha abbracciato Emis. Poi è toccato a Gigolò con Capo Plaza, mentre per Honey si è unito a loro Tony Effe. E poi ha fatto "una cosa che non faccio dal 2019: l'avevo promesso" ha detto, intonando Superman.

"Questa sera vien giù lo stadio" ha cantato, mentre si inginocchia all'arrivo di Fabri Fibra. A questo punto è entrato in campo Sfera Ebbasta per Piove e poi anche Shiva. Il nuovo capitolo è iniziato con i professori d'orchestra sul palco per Laura Pausini in Zeri in più (Locura), il featuring che ha dato il titolo all'ultimo album di Lazza. "Guarda dove sei" ha detto saltando lei, che si è presa una ovazione. "Quasi mi vergogno perché sei troppo più forte" le ha risposto lui. Ghali ha duettato in Ghetto, Geolier in Nessuno e Chiagne. "Che spettacolo, non pensavo di arrivare a tanto" ha detto guardando il pubblico e ha intonato -3, con Marracash a dargli man forte. "Volevo dirvi una cosa importantissima che sento dire sempre meno: grazie. Voglio ringraziare ogni singola persona qui stasera" ha detto per poi dedicare la sua Morto mai "a chi non si è arreso".

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Sul palco non poteva mancare il padre di Lazza e infatti ha chiamato anche lui per Dolcevita, il brano da Locura che preferisce. "Papà… Ti ricordi quella volta che siamo andati al derby? Ti ho detto: 'Fra due anni, questo stadio lo riempio io'. Quella partita l'abbiamo persa… ma stasera - ha concluso- l'abbiamo vinta insieme".