
Stasera e giovedì Bruce Springsteen tornerà a esibirsi sul palco di San Siro, dove ha esordito il 21 giugno 1985
Milano, 30 giugno 2025 – È il giorno dei giorni per gli springsteeniani italiani. Stasera Bruce Springsteen torna ad esibirsi allo stadio di San Siro, 40 anni dopo il suo memorabile esordio al Meazza datato 21 giugno 1985 e un anno dopo il doppio show milanese saltato la scorsa estate a causa di problemi alle corde vocali del rocker americano.

La grande attesa è finita. Oggi e giovedì (il giorno del secondo concerto nell’impianto milanese) il Boss promette di infiammare ancora una volta, dopo i sette precedenti spettacoli meneghini, la Scala del calcio e del rock. In forse la presenza sul palco di Little Steven, cioè di Stevie Van Zandt, lo storico chitarrista e amico di Springsteen, operato lo scorso 24 giugno a San Sebastian, in Spagna, a causa di un attacco di appendicite.
Ogni fan di vecchia data, intanto, si chiede quale sarà la scaletta dello show. Sì, perché la rockstar a stelle e strisce non ne propone una sempre identica: se n’è avuta dimostrazione anche dall’esordio del tour europeo lo scorso 14 maggio a Manchester fino all’esibizione di venerdì a Gelsenkirchen, in Germania.
Certo, una scaletta di riferimento esiste, è composta da 28 brani, si apre con “No Surrender“ e si chiude con la cover di Bob Dylan “Chimes of Freedom“. Nel mezzo, classici come “Hungry Heart“, “The River“ e “Thunder Road“, mentre i bis sono aperti da “Born in the USA“. Nelle date europee, finora, non sono mai mancati gli intermezzi politici del concerto, quelli in cui Springsteen si scaglia contro l’amministrazione guidata dal presidente statunitense Donald Trump.
Nell’introdurre il brano “Land of Hope and Dreams“, il Boss sottolinea che “la mia patria, l’America che amo, che da 250 anni è un faro di speranza e libertà, oggi si trova nelle mani di un’amministrazione corrotta, incompetente e traditrice”. E, ancora, prima di cantare “House of a Thousand Guitars“, la rockstar afferma che “l’ultimo baluardo, l’ultimo controllo sul potere quando il sistema dei pesi e contrappesi del governo ha fallito, siamo noi: tu e io”. Infine, per introdurre “My City of Ruins“, Springsteen pronuncia un lungo “speech“, afferma che “stanno smantellando storiche leggi sui diritti civili che hanno reso la società più giusta e pluralista”.
Intanto Live Nation e Barley Arts, le società che organizzano il concerto, comunicano che l’ingresso a San Siro sarà consentito dalle 17 e che l’inizio dello show è fissato per le 20. I promoter raccomandano i fan di arrivare con anticipo a San Siro, Ma non solo. “È consigliato raggiungere l’area con i mezzi pubblici, che in occasione dei concerti verranno potenziati”, si legge in un comunicato stampa diffuso da Live Nation.
Poi sarà solo festa per i quasi 60 mila springsteeniani attesi a San Siro. è il giorno dei giorni.