
L'ingresso del circolo Arci Pessina di Chiaravalle
Un’oasi dimenticata. A poco più di un chilometro dalla fermata Rogoredo della linea gialla c’è un borgo che negli anni ha saputo preservare la sua autenticità. Un polmone verde, immerso nel parco Agricolo Sud di Milano e tra i canali leonardeschi, incastonato tra il caos della città e gli svincoli autostradali: Chiaravalle.
Il salvataggio
In questo borgo nascosto c’è anche un altro piccolo grande tesoro, uno degli Arci più antichi di Milano: il Pessina. Dedicato a Francesco Pessina, militante socialista ucciso a Chiaravalle dai fascisti nel 1922, il circolo conta più di 75 anni di storia. Un patrimonio messo a rischio da un nuovo commissariamento. “Nessuno di noi è di Chiaravalle, ma se non fossimo subentrati al vecchio direttivo il Pessina non avrebbe avuto futuro. Abbiamo visto le potenzialità socio-culturali di questo spazio e la possibilità di fare qualcosa di buono”.
Inizia così la storia di Viviana Martinelli e del nuovo comitato di gestione dello storico Arci. “Da quando ci siamo insediati abbiamo sentito il calore, l’entusiasmo e la disponibilità dei cittadini di Chiaravalle che ci stanno dando una mano su tanti fronti: dai tesseramenti alla gestione a 360° del circolo. Non era scontato ricevere un’accoglienza di questo tipo, ci hanno fatto capire quanto sia importante il Pessina nella vita del borgo”.
I programmi
In poco più di due mesi e di lavoro, Viviana e altri quattro amici (Edoardo Madonini, Gianluca Costa, Stefano Ghittoni e Antonio Zamperetti) hanno ridato vita al circolo con incontri ed eventi: “Il nostro obiettivo è aprire anche di giorno, ma al momento le attività che ci possono dare sostenibilità economica sono serali. Abbiamo organizzato prima serate danzanti con dj set autoprodotti e poi veri e propri concerti: dal Jazz alle storie della tradizione messe in musica dal cantautore milanese Pelé. Oltre alla musica, abbiamo riportato al Pessina i corsi di ballo (al momento Tango il mercoledì sera, ndr) e messo a disposizione uno sportello di consulenza legale, attivo ogni giovedì dalle 17 alle 19. Ma ci sono anche tanti altri progetti che abbiamo in mente: l’orto sociale, il cineforum, presentazioni di libri, talk, la balera domenicale, la serata giochi di società, attività e feste per bambini. L’idea è che ogni giorno il circolo possa unire giovani e meno giovani, italiani e stranieri, milanesi e chiaravallesi”.
Il nuovo direttivo vede nell’Arci Pessina un potenziale “punto di raccordo tra il Borgo di Chiaravalle e la Città di Milano in cui il processo di gentrificazione ha divorato gli spazi pubblici”, come spiegato nella presentazione del progetto “Chiaraval-Serraglio”.
Tra gli obiettivi del nuovo direttivo del Pessina c’è anche raggiungere i ragazzi e le ragazze che si trovano nelle cinque comunità sociali (di cui due per minori non accompagnati) nelle zone adiacenti al circolo: “Vogliamo diventare un punto di riferimento per l’integrazione” - spiega Martinelli - “Come Arci e unico vero luogo di aggregazione a Chiaravalle abbiamo l’obbligo di pensare a tutti”.
L’appello
Ma, come sottolinea Viviana, per riportare il Pessina ai suoi antichi fasti con un folto programma di eventi, il lavoro nel tempo libero dei cinque del nuovo direttivo non è sufficiente: “C’è tanto da fare: abbiamo bisogno di persone e fondi per continuare il nostro progetto. Nessuno di noi è stipendiato, abbiamo tutti altri lavori”.
Da questa considerazione nasce l’appello di Viviana: “Con o senza esperienza, accettiamo chiunque condivida i nostri valori e voglia dare una mano. Il circolo è dei soci, è il senso di ogni Arci. Per questo vorremo che altre persone si mettessero in gioco da protagonisti”. Poi l’invito ai milanesi: “Venite ai nostri eventi per scoprire un posto storico e poco conosciuto a cinque minuti di auto dal Corvetto. Forse non è chiaro a tutti ma Chiaravalle è un quartiere di Milano: l’unico dove respirare aria fresca e non avere problemi di parcheggio”. Provare per credere.