Candidatura di Chiaravalle come patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni Unite per educazione, scienza e cultura: il Comune stanzia i primi 25 mila euro per finanziare la realizzazione dello studio di prefattibilità, che sarà pronto entro dicembre. Per la precisione, 15 mila euro sono destinati all’Università Bocconi e gli altri 10 mila euro a Bia Srl (Beni immateriali e archivistici). Palazzo Marino, dunque, tira dritto nel percorso annunciato dall’assessora comunale al Decentramento Gaia Romani e dal presidente del Municipio 5 Natale Carapellese di candidare Chiaravalle e la sua abbazia (nella foto) come sito Unesco.
Lo scorso 8 settembre Romani, in un post su Instagram, aveva spiegato che "questo progetto è il risultato di un grande lavoro collettivo che coinvolge il Municipio 5, associazioni, professionisti e cittadini, tutti uniti dalla volontà di valorizzare un luogo che racchiude secoli di storia e bellezza paesaggistica. L’abbazia di Chiaravalle, fondata nel XII secolo, è un esempio straordinario di architettura cistercense e rappresenta un patrimonio culturale di inestimabile valore. La sua candidatura non riguarda solo l’abbazia, ma anche l’intero territorio circostante, un’area che merita di essere valorizzata e tutelata".
L’assessora aveva aggiunto che "questo è solo l’inizio di un percorso lungo e complesso, che richiederà l’impegno di molte direzioni e risorse" ed è convinta che "con l’impegno di tutti potremo regalare alla nostra città un terzo sito Unesco, dopo il Cenacolo di Leonardo da Vinci e “Milano, Città Creativa della Letteratura”, preservando per le generazioni future un patrimonio che appartiene all’intera umanità". In una delibera di Giunta, lo stanziamento previsto per realizzare lo studio di prefattibilità di Chiaravalle come patrimonio Unesco era stato quantificato in 36 mila euro. Ma si tratta solo delle prime risorse. Per raggiungere l’obiettivo finale, che prevede un iter lungo e complesso, bisognerà investire molte più fondi.
M.Min.