
Alessandro Quasimodo avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 22 maggio
Milano, 2 maggio 2025 – Addio all'attore e regista Alessandro Quasimodo, figlio del poeta Salvatore Quasimodo (1901-1968), premio Nobel della Letteratura nel 1959 e della danzatrice Maria Cumani: se n’è andato questa mattina, a Milano, all'età di 85 anni dopo una lunga malattia. I funerali si terranno lunedì 5 maggio alle 14.45 nella chiesa di Santa Francesca Romana (in zona Porta Venezia). Per tutta la vita Alessandro ha onorato e custodito la memoria del celebre padre, viaggiando ovunque per leggere le sue poesie e facendosi promotore di numerose iniziative culturali ed editoriali. Era presidente onorario del parco letterario Salvatore Quasimodo di Roccalumera (Messina), luogo d'origine della famiglia Quasimodo, e cittadino onorario della stessa cittadina siciliana dal 2017.

Diplomato al Piccolo di Strehler
Alessandro Quasimodo è stato anche impegnato nel sostegno delle attività di valorizzazione della casa natale di Salvatore Quasimodo a Modica (Ragusa), oggi museo. Era, inoltre, presidente di giuria di alcuni premi letterari e di poesia come il San Domenichino – Città di Massa, il Premio Città di Castello, il Lord Byron – Porto Venere Golfo dei poeti, del quale è anche fondatore. Nato a Milano il 22 maggio 1939, Alessandro si diplomò come attore nel 1959 alla scuola d'arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, frequentando poi un corso di perfezionamento sotto la direzione di Lee Strasberg al Festival dei Due Mondi di Spoleto, dove debuttò in "Motivo di scandalo" di John Osborne con la regia di Lamberto Puggelli.
L’attività teatrale
Con il Piccolo Teatro è stato diretto, tra gli altri, da Marco Bellocchio in "Timone d'Atene" di William Shakespeare e Franco Parenti in "Il bagno" di Vladimir Majakovskij"; mentre con la regia di Massimo Binazzi è stato, per la prima volta in Italia, con ottimo successo, Stanley in "Il compleanno" di Harold Pinter al Teatro Uomo di Milano. È stato diretto da Patrice Chéreau nel "Massacro a Parigi" di Chrisopher Marlowe prodotto dal Théâtre National Populaire a Lione e da Luca Ronconi in "Utopia" da Aristofane (1972). Dal 1975 al 1978 Alessandro Quasimodo fece parte della Cooperativa Teatro Pierlombardo di Franco Parenti prendendo parte a numerosi spettacoli, tra i quali "Il Misantropo" di Molière, "Il Macbetto" di Giovanni Testori e "Il gigante nano" di Frank Wedekind. Dal 1979 in poi si è dedicato quasi esclusivamente ad una sua ricerca sulla poesia, e in tale ambito ha proposto spettacoli, performance, letture, spesso insieme a Mario Cei, con risultati grande comunicabilità, rappresentati anche in molti istituti italiani di cultura, in Europa
Asia e Nord America, dal 1980 fino ai primi dieci anni del 2000.Il grande cinema italiano
Alessandro Quasimodo è stato interprete e curatore di "Fuori non ci sono che ombre, e cadono", con Franca Nuti e Luciana Savignano, Ettore Borri al pianoforte, dedicato alle figure di Quasimodo e della danzatrice Cumani, portato in scena al Piccolo Teatro di Milano nel 2003. Ha curato le regie di "Aminta" di Torquato Tasso (1984), "Oreste" di Vittorio Alfieri (1985) prodotti dal Teatro alla Scala per l'Estate d'Arte a Milano, e "La città morta" di Gabriele d'Annunzio (1987-88). Nel cinema Alessandro Quasimodo ha preso parte a "Il fischio al naso", regia di Ugo Tognazzi, "Tutto a posto, niente in ordine" di Lina Wertmüller, "Roma" e "Casanova di Federico Fellini", "Questo è il giardino" di Giovanni Maderna; in produzioni Rai è in "Storia di Anna", "La commediante veneziana", "Piccolo mondo antico" con la regia di Salvatore Nocita; "La donna in bianco" per la regia di Mario Morini, "Il conto di Montecristo" di Ugo Gregoretti.
L’omaggio al Papa Buono
Alessandro Quasimodo è stato anche la voce di Giovanni XXIII in un oratorio sacro omonimo, presentato in forma solenne il 17 maggio 2014 a Roma nella basilica di San Giovanni il Laterano a conclusione delle cerimonie celebrative per la canonizzazione del Papa.