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Inchiesta Beic, la Procura chiude le indagini: gli architetti Boeri e Zucchi rischiano il processo

Sono indagati per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Biblioteca europea di informazione e cultura che dovrebbe sorgere nella zona centrale di Porta Vittoria. L’archistar milanese: “Depositerò una puntuale memoria difensiva”

Gli architetti Stefano Boeri e Cino Zucchi

Gli architetti Stefano Boeri e Cino Zucchi

Milano, 2 maggio 2205 – La Procura di Milano ha chiuso le indagini nei confronti degli architetti Stefano Boeri, Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli - quest'ultimo ritenuto dall'accusa "il collettore tra Boeri e Zucchi e gli studi Onsitestudio e Baukuh vincitori del bando" - indagati per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca europea di informazione e cultura che dovrebbe sorgere nella zona centrale di Porta Vittoria.

BEIC

Oltre ai tre professionisti rischiano il processo anche i tre indagati Angelo Raffaele Lunati e Giancarlo Floridi, che lavoravano all'epoca dei fatti nello stesso dipartimento universitario con Boeri e Zucchi, e Andrea Caputo che di Boeri è stato allievo e collaboratore e che alla fine arriverà terzo nella graduatoria del concorso internazionale del 2022.

Leggerò con attenzione gli atti di indagine depositati dai pm, la cui conoscenza mi permetterà di presentare, con i miei avvocati, una puntuale memoria difensiva”, ha commentato Boeri.

L’indagine

In particolare nella chiusura indagine firmata dai pubblici ministeri di Milano Giancarla Serafini, Paolo Filippini e Mauro Clerici, si sottolinea come Boeri e Zucchi abbiano “concordato” di non escludere i progetti reciprocamente favoriti, come Boeri sia stato contattato in più occasioni da Tamburelli con l'intenzione di influire sulla gara internazionale e come Zucchi abbia omesso di dichiarare, dopo la propria nomina a commissario, la presenza di un conflitto di interessi con Floridi e Lunati (Onsitestudio), “nonostante fosse consapevole della loro partecipazione al concorso, come dallo stesso ammesso in sede di interrogatorio preventivo davanti al giudice per le indagini preliminari”.

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Un presunto raggiro - violando la regola dell'anonimato - che ha permesso al gruppo di professionisti vincitore di accaparrarsi un progetto di oltre 8,6 milioni di euro per la realizzazione della Beic.

Anche Boeri, come Zucchi, avrebbe omesso nella dichiarazione resa al Comune di Milano di conoscere alcuni dei partecipanti come Caputo, il quale - secondo la Procura - sarebbe stato favorito dal suo ex maestro aggiudicandosi così il terzo posto e un premio di 44.518 euro.

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Lo scorso 18 febbraio il gip di Milano Luigi Iannelli ha disposto la misura interdittiva (di far parte in giurie) di un anno per gli architetti Stefano Boeri, di otto mesi per Cino Paolo Zucchi e di un anno per Pier Paolo Tamburelli.

Il comportamento di Boeri, come quello di Zucchi, "lascia trasparire un approccio altamente disinvolto - per certi versi 'proprietario' - rispetto alle regole che presidiano l'imparzialità dell'attività amministrativa” era uno dei passaggi del provvedimento scritto dal giudice.