MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Ztl sul Naviglio, già otto locali chiusi e commercianti infuriati: “Calo esorbitante dei clienti. Resteranno solo spacciatori e malviventi”

I gestori delle attività lungo il Pavese hanno organizzato un presidio per dire no alle telecamere in via Ascanio Sforza che penalizzerebbero gli affari: “L’amministrazione ci ascolti”

Il presidio dei commercianti del Naviglio Pavese contro la Ztl

Il presidio dei commercianti del Naviglio Pavese contro la Ztl

Milano – Un presidio per dire "no" alla Zona a traffico limitato con telecamere in via Ascanio Sforza, a quasi un anno dalla sua istituzione da parte del Comune. I gestori dei locali lungo il Naviglio Pavese restano sul piede di guerra e ieri pomeriggio sono scesi in strada per dire alla Giunta Sala di sospendere la Ztl "prima che sia troppo tardi".

La proprietaria del ristorante e cocktail bar Maya in via Ascanio Sforza, Giovanna Brigida, spiega che "la situazione è disastrosa, da quando hanno attivato questa Ztl con telecamere, il 15 maggio 2023, c’è stato un calo esorbitante di clienti e di lavoro lungo il Naviglio Pavese e hanno chiuso otto attività commerciali, lasciando senza lavoro decine di dipendenti. Era un problema trovare un parcheggio anche prima, si figuri dopo l’avvio della Ztl. Prima almeno ci si poteva avvicinare, far scendere anziani e bambini e poi andare a cercare parcheggio. Da un anno a questa parte, non più. In più si rischia una multa da 79 euro per andare a fare un semplice aperitivo perché la segnaletica della Ztl è indecifrabile. Abbiamo fatto presente più volte al Comune questi problemi, ma l’amministrazione non ci sente. Abbiamo provato anche a incontrare l’assessora alla Mobilità Arianna Censi, ma non è stato possibile. Ribadiamo la nostra richiesta di incontrare Censi. Certo, in nove mesi Palazzo Marino ha incassato tre milioni di euro con le multe, quindi forse è soddisfatto perché ci guadagna".

Brigida si chiede "a chi serve la Ztl?". Una risposta possibile: la Ztl rende più semplice la vita ai residenti lungo il Naviglio Pavese. Meno clienti, meno auto, meno caos. Ma la proprietaria del Maya non ne è convinta: "Ci sono tanti residenti anti-Ztl. Ci sono figli che sono costretti a lasciare l’auto lontana e poi andare a piedi per portare la spesa a casa dei genitori. Assurdo".

Non è finita. "In più ora il sindaco Giuseppe Sala annuncia anche la limitazione dell’utilizzo dei dehors dopo mezzanotte da metà maggio. Un provvedimento che aggrava la situazione per noi commercianti e potrebbe mettere altri locali nella condizione di dover chiudere. Speriamo che questa nuova ordinanza venga stoppata prima di partire. Basta farsi un giro lungo via Ascanio Sforza verso le 21. Rispetto al passato, c’è desolazione. E tutto ciò non fa altro che incrementare il degrado, soprattutto se saranno costretti a chiudere altri locali. Resteranno solo spacciatori e malviventi".

Il consigliere comunale di FI Alessandro De Chirico sostiene la battaglia dei commercianti e ieri pomeriggio era al presidio: "La Ztl di Ascanio Sforza in meno di un anno ha fatto un sacco di disastri. Locali hanno chiuso per sempre e altri gestori di locali storici hanno ceduto l’attività perché stanchi di essere vessati. In più di un’occasione ho portato in Consiglio comunale le rimostranze degli esercenti e l’assessora Censi ha risposto a un mio “question time” dicendo che per il Comune la sperimentazione deve durare almeno due anni e mezzo. Con l’ordinanza di prossima pubblicazione la situazione non può che peggiorare, così si uccide il commercio. La Ztl è buona solo per fare cassa: a un’altra interrogazione di fine marzo Granelli mi rispose che le multe comminate sono state 32 mila per un totale di circa tre milioni di euro. Oltre a farne le spese i milanesi, anche i residenti sono stati penalizzati perché tutto il Naviglio Pavese, senza presidio, è tornato ad essere molto pericoloso e infrequentabile come lo era negli anni ‘90. Chiediamo alla Giunta del Pd di togliersi il paraocchi dell’ideologia e di spegnere immediatamente le telecamere prima che sia troppo tardi". Presenti al presidio anche i consiglieri di FdI Chiara Valcepina e Francesco Rocca e il capogruppo della Lega Alessandro Verri.