LAURA LANA
Cronaca

Blackout a Sesto: “23 ore senza elettricità né acqua. Giù le saracinesche, incassi persi. E merce buttata per migliaia di euro”

Viaggio in piazza IV Novembre tra i commercianti: pochi si sono salvati, gli altri hanno perso quasi tutto. E la pasticceria Torti in via Cesare da Sesto ha dovuto aprire in ritardo: "Gettati 1.500 euro di prodotti"

Sesto, la pasticceria Torti in via Cesare da Sesto ha dovuto aprire in ritardo: "Gettati 1.500 euro di prodotti".

Sesto, la pasticceria Torti in via Cesare da Sesto ha dovuto aprire in ritardo: "Gettati 1.500 euro di prodotti".

Noi siamo tra i fortunati. Siamo rimasti senza corrente al massimo per un’ora – raccontano da Decio, storico bar trattoria del Rondò –. Mio figlio stava tagliando il vitello per il tonnato. Lo abbiamo servito un po’ in ritardo. Dall’altra parte parte della piazza, i nostri colleghi sono invece in ginocchio.

Divisa in due, piazza IV Novembre. Con la parte, sul lato di viale Gramsci, totalmente al buio per quasi una giornata intera. "Siamo rimasti senza corrente 23 ore, da martedì a mercoledì – racconta Lin Qunwet, titolare del bar davanti alla fermata dell’autobus –. Abbiamo dovuto buttare tantissima merce, non avevamo neanche l’acqua. Senza frigo, brioche, caffè, come apro? Così abbiamo dovuto anche restare chiusi, perdendo l’incasso di una giornata. Un danno economico importante. Ho già sentito l’assicurazione: non coprirà tutte le spese extra".

Fornitura completamente interrotta anche per Il Forno del Rondò. "Siamo riusciti a lavorare lo stesso: pesi e prezzi li impari. Ma non è normale non avere alcuna informazione chiara sui tempi, su quello che stava accadendo, sul da farsi", lamentano le dipendenti dietro al bancone.

"Siamo entrati qui il primo giugno – spiega il titolare Saad Ibrahim –. Lavoriamo con tanti prodotti freschi, pensiamo solo alla mozzarella per le pizze. Abbiamo dovuto buttare tutto, insieme al latte, alle brioche, a tutto quello che c’era in freezer. È un colpo fortissimo da riassorbire: questo palazzo ha avuto problemi importanti alla rete e solo stamattina (ieri per chi legge, ndr) stiamo procedendo senza blackout". Anche il centro non è passato indenne.

La storica pasticceria Torti di via Cesare da Sesto mercoledì ha alzato la saracinesca in ritardo. "Martedì è il nostro giorno di riposo: per fortuna, quindi, non abbiamo perso l’incasso, perché non saremmo stati in grado di aprire – confessa Armando Lattisi –. Abbiamo dovuto buttare 1.500 euro di merce. Se lo avessimo saputo, avremmo affittato dei frigor. Invece, prima dovevano ripristinare alle 13, poi alle 17. L’anno scorso qui davanti hanno cambiato la cabina di regìa, eppure il sistema ha collassato".

Franco Agostino Como dell’omonima macelleria, aperta in via Don Minzoni dal 1959, invece non si è fidato. "Quando abbiamo capito che iniziava a mettersi male, abbiamo preso due camion refrigeranti e abbiamo spostato la carne. Ovviamente qui abbiamo dovuto chiudere, ma almeno abbiamo salvato la merce ed evitato un danno ben maggiore del mancato incasso".