Il sindaco Sala commenta i divieti anti-movida: “Capisco i commercianti ma la gente vuole dormire”

Il primo cittadino di Milano ha commentato anche l’introduzione di nuove ztl, la scelta della Statale di cancellare il convegno su Israele, l’acquisto del Palasharp e la firma del nuovo sovrintendente della Scala

Milano, 3 maggio 2024 – Norme anti-movida, il nuovo sovrintendente del Teatro alla Scala, la scelta di nuove zone a traffico limitato e il clima in città sulle questioni geopolitiche attuali: il sindaco Beppe Sala ha commentato tutti i temi che negli ultimi giorni e nelle ultime settimane hanno fatto chiacchierare i residenti (e non solo di Milano). A partire dalla polemica che ha fatto più discutere i giorni scorsi: le norme antimovida.

Le norme anti-movida

Il divieto di vetro e lattine entra a regime, e qualcuno ha chiesto al sindaco di Milano cosa si aspetta dalle misure appena approntate: “Sappiamo benissimo che non sono norme risolutive, non esistono norme risolutive, ma quello che pensiamo è che non fare niente o non provare a far niente sarebbe anche peggio", ha sottolineato Sala a margine della presentazione del palinsesto per la ArchWeek.

"In questo momento siamo obiettivamente in mezzo a tanti fuochi e a tante istanze perché ci sono i comitati dei cittadini, da un lato ci sono i commercianti quindi abbiamo valutato che stare fermi sarebbe pututa essere la cosa peggiore", osserva. Insomma, "facciamolo e vediamo come funziona, non pretendiamo di avere la soluzione in tasca, ma è di nuovo un tentativo che ci sentivamo di fare".

"Ho la casella di posta invasa da mail di cittadini che si lamentano perché vogliono dormire la notte. D'altro canto i commercianti devono lavorare, però diciamo la verità, tutto ciò ha subito un'accelerazione col Covid, quando abbiamo deciso – e se tornassi indietro lo rifarei – di dare spazio sui marciapiedi e sulle strade, una volta non era così". In fondo, "anche la cittadinanza è chiaro che si abitua a un nuovo stile di vita, ma con dei limiti".

La scelta della Statale di cancellare il convegno su Israele

“Partecipare al presidio a difesa della Brigata Ebraica? Non so se parteciperò ancora, vedo se posso": Sala commenta la sua partecipazione alle manifestazioni contro l'antisemitismo organizzato domenica davanti alla Scala e soprattutto dà la sua opinione sulla cancellazione del convegno su Israele in Statale: "Il clima è teso, non c'è dubbio, teso in tutto il mondo e Milano non è un'eccezione", ha affermato Sala a margine della presentazione dell'Arch Week a Palazzo Marino.

"È vero che è stato cancellato quell'evento ma è anche vero che è previsto in Piazza della Scala un momento invece per manifestare contro questo antisionismo che è abbastanza dilagante", vanno considerati, continua Sala, tutti gli aspetti delle questioni. “È un tema di grande dibattito, ma anche una questione su cui poi alla fine la politica milanese sta cercando di tenere la barra dritta".

Le nuove ztl in città e le polemiche

Tra le novità da Palazzo Marino anche la scelta delle nuove ztl: “Le abbiamo istituite perché c’è una grande richiesta”. Proprio ieri sera si è tenuto il presidio con residenti, commercianti e forze politiche di opposizione tra via Ascanio Sforza e via Scoglio di Quarto, per chiedere la rimozione della Ztl sul Naviglio Pavese e maggiore sicurezza nella zona.

L’acquisto del Palasharp

“L'indicazione che darò agli uffici e all'assessorato è quella di provare una formula che richieda proposte sia per l'acquisto o anche per un diritto di superficie a lungo termine, escludendo alcune destinazioni. Per esempio escluderei l'acquisizione di concerti, per cui quella parte della città ha già tanto, e l'ideale sarebbe rimanere nell'ambito dello sport".

Le intenzioni del Comune per salvare il famoso palazzetto meneghino, il Palasharp, ci sono: "Come sempre il nostro scopo non è quello di farci soldi su un'eventuale cessione, dobbiamo solamente autotutelarci rispetto alla Corte dei Conti, quindi mi faranno una valutazione che non ci metta in difficoltà da quel punto di vista. Si tratta di un'area degradata, per cui vediamo un po' se qualcuno si fa avanti", ha osservato, perché "tendenzialmente io direi sì a proposte per l'acquisto che proposte per un diritto di superficie a lunghissimo termine".

Il nuovo sovrintendente della Scala, Ortombina

Attuale guida della Fenice di Venezia, Fortunato Ortombina è stato scelto come prossimo sovrintendente del teatro alla Scala a partire dal 2025, avrà le deleghe "nel momento in cui firma ma deve venire a Milano, mi ha detto che in questi giorni fa fatica. Potrebbe arrivare credo tra una decina di giorni".

Problemi di programmazione per la stagione 2026-2027 se Ortombina non ha le deleghe?  “Mi sembrano problemi di poco conto. Adesso che abbiamo preso una decisione non dobbiamo sempre tornare sulle polemiche. Secondo me tutto sta funzionando, stiamo parlando con quotidianità".